AlbinoLeffe, quei "consigli" del pres che arrivano... dall'Oratorio. E i tifosi...
Fonte: Simone Pesce - Eco di Bergamo
L’AlbinoLeffe annega eppur non si muove: perché? Il tarlo serio rode anche in tribuna. «Fortunato,Fortunato», reclamavano sabato al Comunale i pochi e sempre più avviliti tifosi blucelesti, in coda all’ennesimo ko contro il derelitto Vicenza. Invitando contestualmente Salvioni ad andarsene con una rima baciata tutt’altro che elegante («Salvioni fuori dai co…..») mentre il presidente Andreoletti vagava nella «gabbia» tra distinti e Nord.
Servirà a qualcosa, il moto dei tifosi? No, urla il silenzio assordante della società. No, a dispetto dell’evidenza, dei numeri, purtroppo del nuovo record che da sabato aggiunge lividi alla stagione degli schiaffi.
L’1-0 del Vicenza è la quinta sconfitta consecutiva bluceleste dopo quelle con Padova, Livorno, Sassuolo e Crotone. È il peggior filotto seriano in nove stagioni di serie B, un passo oltre le colonne d’Ercole delle quattro pappine consecutive, beccate con Esposito, esonerato nella stagione 2005-2006, con Madonna, esonerato nella stagione 2009-2010, e con Fortunato, esonerato due mesi fa dopo due ko consecutivi in dieci. Mai in serie B l’AlbinoLeffe era rimasto senza punti per cinque partite consecutive e a infierire contribuiscono la media-punti, il trend e il confronto con la gestione precedente.
Il 28 gennaio, quando la società esonerò Fortunato chiamando in panchina Salvioni, l’AlbinoLeffe aveva appena perso 2-0 al Comunale col Bari, in dieci per l’intero secondo tempo per l’espulsione di Laner sullo 0-0. Fortunato lascia la squadra a 23 punti, al quintultimo posto in tandem col Gubbio, avendo alle spalle Empoli (22), Ascoli (19) e Nocerina (17) e un punto da recuperare
sul Modena sestultimo.
I seriani sono virtualmente ai playout, a una media di 0,95 punti a partita. Due mesi e nove partite dopo, oggi, l’AlbinoLeffe di Salvioni è ultimo con 25 punti, a 4 dagli spareggi, a 8 dalla salvezza diretta avendone conquistati 2 in 9 gare, alla media di 0,2 a partita.
Tanto per dire, nel gennaio 2006, quando venne esonerato, Vincenzo Esposito, fino ad oggi l’allenatore bluceleste meno «proficuo» in B, viaggiava a una media di 0,8 punti a partita: quattro volte più veloce di Salvioni.
Fin qui i numeri, poi ci sono i «rumours». Gli ultimi dicono che l’ambiente bluceleste sarebbe unito nel chiedere un cambio di rotta, che dentro lo spogliatoio il nervosismo e l’insofferenza sarebbero oltre i livelli di guardia, che solo il presidente Andreoletti sarebbe deciso a non cambiare. Perché? Per orgoglio, per non dovere ammettere l’ultimo errore di una stagione sbagliata, per non dover richiamare Fortunato dopo una convivenza spinosa, dal veto su alcuni giocatori (Martinez, Luoni) all’idiosincrasia sul modulo, che Fortunato avrebbe voluto a due punte salvo dover fare marcia indietro anche su «consiglio» del presidente, che spesso si vanta di aver allenato l’Oratorio Leffe. Curioso che, cacciato Fortunato, Andreoletti abbia chiamato Salvioni, un integralista del 4-4-2.
C’è dell’altro? Forse sì, la rassegnazione da Scommessopoli. Voci seriane sussurrano che Andreoletti tema una penalizzazione di 10-13 punti e sia avvilito. Cambiare ancora sarebbe comunque una strada senza futuro, a meno che il futuro non venga anticipato subito, in panchina e con un po’ di Primavera in campo. Ma per ora tutto continua a tacere e i ben informati assicurano che sarà così fino alla fine e almeno fino alla gara di venerdì ad Ascoli. L’ultima spiaggia, ci fosse ancora una spiaggia.