.

Ascoli, Pulcinelli: "Sono più incazzato di sempre. Possiamo salvarci"

di Angelo Zarra
Pulcinelli

Il patron dell'Ascoli Massimo Pulcinelli ha parlato quest'oggi in conferenza stampa. Queste alcune delle sue dichiarazioni, riprese dal sito ufficiale del club marchigiano:

“So che siamo contestati, ma inveire contro i calciatori, sperando che facciano meglio, non è mai produttivo. A La Spezia l’atteggiamento avuto, soprattutto nel secondo tempo, non è stato assolutamente giusto, i subentrati hanno prodotto meno di chi è stato sostituito. Che il tifoso possa essere arrabbiato perché la squadra del cuore non vince ci sta, ma fare la caccia all’uomo contro uno o l’altro dirigente non va bene. Io e la mia famiglia abbiamo messo tanti soldi nell’Ascoli, quindi cornuto e mazziato no; non vengo al Del Duca perché sono arrabbiato con chi ha insultato me e la mia famiglia. Questo momento lo vivo più incazzato di sempre, nella mia testa non esiste che l’Ascoli possa retrocedere e lotterò fino all’ultimo, sono convinto che questo gruppo riuscirà a salvarsi e sono certo che riusciremo a fare i punti necessari, 13 o 14, con 4 gare in casa e 3 fuori; non credo sia utopia, è nelle nostre possibilità”.

Sugli investimenti: “L’Ascoli ha il 14° budget della B, 250.000 € in meno del Catanzaro, che è quinto; dire di non aver fatto investimenti non è corretto, se poi consideriamo gli allenatori che ancora paghiamo, probabilmente l’Ascoli costa più del Catanzaro. Poi la differenza la fa la capacità delle persone deputate a scegliere i giocatori e se sono in grado di farlo o no, se prendi Raimondo, che ci era stato proposto dal Bologna, e non riesci a portarlo qui, ma prendi un ragazzo che si fa male, il risultato è diverso. I discorsi da dover fare sarebbero tanti, ma mi assumo sempre io le responsabilità. L’anno scorso abbiamo investito tanto su Forte, che quest’anno viene pagato per metà da noi, ma gioca a Cosenza”.

Sui timori della piazza legati ad una eventuale retrocessione/fallimento: “Credo che sia una paura assurda, l’Ascoli non può fallire, sarebbe troppo grave, so bene che col calcio non si scherza e si fanno le cose serie e poi l’Ascoli è così scarica da contratti che non ha impegni particolari per il futuro. Garantisco tutto quello che mi compete finché sarò qui”.

Cambio allenatore: “Quando la matematica ti dà una tendenza è normale che, se abbiamo mandato via Viali, fosse necessario mandare via Castori, che ha allenato anche per più partite. Abbiamo scelto Carrera, che inseguivamo dall’anno scorso e siamo convintissimi della scelta fatta, con la speranza che produca i risultati. Carrera ci sarà sicuramente anche il prossimo anno”.


Altre notizie