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Tuttosport - Per l’Ascoli in C è follia totale. Guerra in città

di Marco Lombardi

"Per l’Ascoli in C è follia totale. Guerra in città", titola Tuttosport. 

“Giocatori e società, via dalla nostra città”. Questo, l’epilogo dell’ultima giornata di campionato che ha decretato la retrocessione in C dopo 9 anni dell’Ascoli, uno striscione apparso al termine della partita tra Ascoli e Pisa condito da una serie di petardi che sembravano scandire gli ultimi passi della società, dall’altra, striscioni apparsi la sera prima del match col manichino appeso ad una corda nel ponte che attraversa viale Costantino Rozzi e porta allo stadio Del Duca che a fine gara era una polveriera, scontri tra tifosi e forze dell’ordine con lancio reciproco di fumogeni e lacrimogeni che hanno ferito diverse persone, sono circa 35 le bombe carta sparate all’interno del campo e una ventina nella zona antistante la tribuna coperta, oltre al lancio di “80 lacrimogeni effettuato dagli agenti per disperdere i tanti tifosi ascolani presenti al di fuori della tribuna” come si legge dalle dichiarazioni del segretario regionale del sindacato di polizia Siulp, Marco Girolimini. La spaccatura tra tifoseria e società è realtà, i prossimi giorni saranno utili al patron Pulcinelli per capire se andare avanti o cedere: l’azienda bergamasca Metalcoat ha manifestato interesse.


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