CALCIOSCOMMESSE, Parlato tira in ballo Doni
Fonte: bergamonews.it
Il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni non è mai stato direttamente intercettato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul Calcioscommesse. Ma viene tirato in causa da più soggetti, tra loro l'ex calciatore Gianfranco Parlato. Sulla Gazzetta dello Sport di oggi, 9 giugno, le intercettazioni a carico di Parlato suonano sinistre per l'Atalanta e il suo capitano.
In quelle intercettazioni, come scrive la Gazzetta dello Sport, si parla esplicitamente di soldi da consegnare ai giocatori (20 mila euro) e del coinvolgimento di un “preparatore che sta a San Benedetto” (in virgolettato le parole apparse nel brogliaccio di intercettazioni pubblicato dalla Gazzetta), un preparatore che non viene mai nominato per nome.
In particolare, alle 11,10 del 16 marzo, tre giorni prima di Atalanta – Piacenza, Gianfranco Parlato chiama la convivente e le spiega a che cosa serve la somma che sta recuperando, come scrive ancora la Gazzetta. Le dice che “sabato c’è una partita di B già preparata”, che bisogna anticipare ai giocatori circa 20 mila euro: 15 mila euro arriveranno da Pescara, mentre lui deve raccogliere gli altri 5 mila. Lo stesso parlato dice che “per farli avere oggi mi devo vedere con Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna e amico di Doni, ndr), dobbiamo darli a loro. La partita è Atalanta-Piacenza. Il Piacenza perde". Parlato aggiunge di aver contattato a Bergamo, nell'Atalanta, il preparatore che sta a San Benedetto con il quale ha trattato per una vincita sicura dell'Atalanta e avendo trovato consenso nella squadra bergamasca riceverebbe 50 mila euro.
Parlato dice ancora che i soldi "che mi dovrebbero arrivare da Bergamo mi devono arrivare prima della partita o subito dopo perché c'è di mezzo Doni, quindi non c'è problema che non arrivino". E aggiunge: "Noi a quelli là abbiamo chiesto l'1 e l'over per avere i soldi delle scommesse e loro hanno detto va bene, ma in realtà a noi delle scommesse interessa solamente l'over".