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B-SCOUT - Daniele Mignanelli: il "pendolino" del Picchio

di Marco Lombardi
Mignanelli

Ventitrè anni, canturino, terzino sinistro in forza all'Ascoli, Daniele Mignanelli incarna alla perfezione il prototipo del fluidificante moderno. Scovato, quando era ancora un bambino, dalla rete degli osservatori del Como, dopo una fugace parentesi in quel di Legnano approda al Novara. Con i piemontesi milita dapprima nella categoria Allievi, indi in Primavera. Lecco, Busto Arsizio, Reggio Emilia le tappe del suo peregrinare, fino al salto in serie B con il Pescara. E ora l'Ascoli Picchio. I piceni hanno puntato forte su Mignanelli, profittando di una brillante intuizione del neo ds Giaretta, ex Novara, che già aveva avuto modo di saggiare le qualità del ragazzo, avendolo visto crescere nelle giovanili del club gaudenziano. Ben strutturato fisicamente, Mignanelli è un terzino generoso, di grande personalità, con vocazione prettamente offensiva e buona visione di gioco. Inesauribile la spinta propulsiva, grazie alla quale è in grado di imperversare lungo la fascia di competenza con poderose ed inarrestabili sgroppate. Un piede sinistro ben educato gli consente di pennellare cross vellutati, di rara e chirurgica precisione. Molto abile anche nel saltare l'uomo e creare la superiorità numerica, portato dei trascorsi da giocatore offensivo, fa del dribbling uno dei suoi punti di forza. Sensibilmente migliorato anche in fase difensiva (ma può progredire ulteriormente), ad oggi Mignanelli rappresenta, apoditticamente, uno dei più forti terzini fluidificanti della cadetteria. La sempre più conclamata "carestia" di efficaci cursori di fascia sinistra lo rende profilo appetibile e spendibile anche in ottica serie A.


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