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B-Scout: Jacopo Manconi e una stagione per il salto di qualità

di Francesco Digilio

Tre presenze e un gol, decisivo per la prima e finora unica vittoria in campionato del Novara. Questo lo score di Jacopo Manconi in Serie B, in questo inizio di stagione. Un avvio di campionato che evidenzia la propensione ad essere decisivo per il giovane attaccante classe '94. Nato a Milano, fino a poche stagioni fa giocava ancora in Eccellenza. Nonostante le buone prestazioni, Manconi inizia a credere di non poter mai fare il salto di qualità, ma il Novara, sempre attento ai giovani, lo mette nel mirino e lo porta in Piemonte, dove parte con la Primavera, segnando 8 reti in campionato. Nel 2013/14, con un Novara in pessime acque in classifica, Manconi è una delle poche note liete e contro il Bari arriva l'esordio in Serie B, nel calcio dei grandi, che gara dopo gara si accorge di lui. A fine anno arriverà la retrocessione per i piemontesi, ma Manconi resterà un punto fermo della squadra, con cui realizzerà anche due reti, contro Crotone e Trapani. In Serie A iniziano ad accorgersi di lui e l'Udinese ci pensa, provando a riscaldare nuovamente l'asse con Novara, dopo aver portato in Friuli Bruno Fernandes. Di Manconi si parla anche in ottica Juventus, ma il ragazzo resta con i piedi per terra ed è protagonista nell'inizio di stagione degli azzurri in Lega Pro. Poi però qualcosa sembra incepparsi e Manconi resta spesso in panchina. A gennaio va al Lecce dove, complice anche qualche problema fisico, non riesce a trovare molto spazio, e a fine stagione torna al Novara, che intanto è ritornato in Serie B. Due presenze in Coppa Italia ad agosto, poi due panchine nelle prime due giornate di campionato, prima della chance da titolare contro la Virtus Entella. Una possibilità che Manconi sfrutta al meglio, realizzando l'unico gol della gara e regalando i primi tre punti alla squadra piemontese. Un gol arrivato in una partita in cui ha giocato prima punta, ruolo che non disdegna, anche se preferisce giocare come esterno, per puntare l'uomo, cercando il dribbling e l'assist per i compagni in mezzo all'area. Anche per questo, si ispira a Cristiano Ronaldo e Antonio Candreva. Proprio il dribbling è una della caratteristiche migliori di Manconi che, anche fuori dal campo resta con i piedi per terra e legato alla propria famiglia e ai propri genitori, che da sempre hanno creduto in lui. Dopo il gol all'Entella ha dichiarato di non essere ancora al massimo della forma fisica e c'è da aspettarsi che, se veramente è così, questo potrà essere l'anno giusto per Jacopo Manconi, pronto al salto di qualità dopo aver fatto la gavetta, nonostante i 21 anni.


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