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B-Scout: Rolando Mandragora, da Pogba al Pescara sempre con la testa sulle spalle

di Francesco Digilio

Testa sulle spalle, grinta e determinazione, il tutto abbinato a piedi buoni che gli permettono di giocare in più posizioni del campo, dal regista alla mezz'ala, fino al mediano. Questo, in sintesi, Rolando Mandragora, centrocampista classe '96 che il Pescara ha preso in prestito dal Genoa. Una carriera nata certamente non sotto i migliori auspici quella del ragazzo di Scampia che, nonostante i tantissimi provini in giro per l'Italia, era sempre stato scartato perché "troppo gracile". Poi però è arrivato il Genoa, che lo ha portato a salutare casa giovanissimo e ritrovarsi a vivere da solo. Situazione, questa, che ha sicuramente fatto maturare in fretta Mandragora, che in rossoblu fa tutta la trafila, fino a diventare il capitano della Primavera. La gente però si accorge di lui solo il 29 ottobre dell'anno scorso, quando Gasperini lo schiera titolare contro la Juventus. Il suo compito? Marcare Paul Pogba, uomo in più di una Juventus che inizia a macinare punti in vista del quarto scudetto di fila. Mandragora però non sembra affatto intimorito di vedersela con il fuoriclasse francese e risulta essere il migliore in campo, nella gara che i rossoblu vincono per 1-0 nel finale. Al termine della scorsa stagione, in cui Mandragora ha subito anche qualche problema fisico, il Genoa ha deciso di mandarlo in prestito e lui non ha avuto dubbi nello scegliere Pescara, dove ha trovato Massimo Oddo, ma soprattutto il suo vice, Marcello Donatelli, che lo aveva già allenato ai tempi dei Giovanissimi rossoblu. Qualche minuto in Coppa Italia contro il Sudtirol, poi per il centrocampista napoletano è arrivato anche il debutto in Serie B, la scorsa settimana. Entrato a gara in corso contro il Perugia, ha contribuito alla vittoria degli abruzzesi di Oddo, grazie alla sua grinta, ma anche grazie ai suoi piedi buoni. Caratteristiche che ne fanno, come da lui stesso definito, un mediano di interdizione. Un po' alla Thiago Motta, suo punto di riferimento. Con una carriera solo agli inizi e che spera possa essere come quella dell'italo-brasiliano. Rolando Mandragora, da Scampia al Genoa e ora al Pescara, passando per Pogba, il futuro è può essere suo. Sempre con testa sulle spalle, grinta e determinazione. Unita a piedi buoni.


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