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B-Scout: Simone Scuffet, da Udine a Madrid? No, a Como con un obiettivo...

di Francesco Digilio

Storia strana quella di Simone Scuffet. Nato a Remanzacco nel '96, il portiere friulano cresciuto nell'Udinese è ora il numero uno del Como, dove è arrivato in prestito. Strana storia, dicevamo, perché Scuffet debutta in Serie A non ancora maggiorenne, contro il Bologna, buttato nella mischia da Francesco Guidolin. Da quel momento in poi è un crescendo per Scuffet, che regala ai suoi tifosi una prestazione superlativa dopo l'altra. I paragoni si sprecano, c'è chi lo paragona a Buffon, qualcuno anche a Zoff, vista anche la provenienza geografica, finché si chiude la stagione dell'Udinese, l'ultima di Guidolin, con una salvezza conquistata a qualche giornata dal termine del campionato. Tra le poche note liete dell'annata in casa bianconera c'è proprio Scuffet, che in estate viene accostato a molte big, italiane ma non solo, finché arriva l'Atletico Madrid, pronto a puntare su di lui per il dopo Courtois: friulani e colchoneros hanno già l'accordo ma in conferenza stampa il giovane friulano annuncia di voler restare all'Udinese. Una scelta condivisa con i suoi genitori, perché Simone è un ragazzo maturo e prima di fare il grande salto in una big preferisce concludere gli studi. La passata stagione in bianconero perà Scuffet la vive da secondo, alle spalle dell'ottimo Karnezis e così a fine stagione, in accordo con la società, decide di provare una nuova esperienza. Su di lui ci sono ancora diverse squadre, anche se meno blasonate di quelle che lo avevano cercato un anno prima. Scuffet sembra voler rifiutare la Serie B, ma alla fine arriva il Como, che lo porta agli ordini di Sabatini. Subito due reti subite contro il Livorno, poi tre nel pareggio di Vicenza, fino alla prima gara con porta inviolata con la maglia dei lariani, contro il Trapani. In tutte le tre prime sfide della sua nuova esperienza però, il portiere friulano è sempre stato tra i migliori dei suoi, dimostrando sicurezza e affidabilità. Due caratteristiche che lo avevano contraddistinto già dal suo debutto nel calcio dei grandi, quel calcio che lo ha conosciuto forse troppo giovane e che ora lo aspetta per affidargli le chiavi della porta della Nazionale una volta che Buffon avrà salutato il calcio giocato. Un obiettivo importante per Scuffet, che spera di poter ritornare già dalla prossima stagione all'Udinese e da lì spiccare il volo come hanno fatto in tanti prima di lui, compreso Samir Handanovic, suo idolo e punto di riferimento, sempre però dimostrando grande maturità, perché Simone Scuffet, prima di essere un grande talento e potenziale futuro fuoriclasse, è un ragazzo di 19 anni con un obiettivo da raggiungere, senza mai montarsi la testa. A Como lo aspettano e credono in lui per conquistare la salvezza e lui farà di tutto per ricambiare la fiducia.


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