La Repubblica - La metamorfosi del Bari: primo non prenderle
“Il Bari è ripartito da zero. L’atteggiamento estremamente difensivo sfoggiato a Castellamare di Stabia cancella anche le ultime tracce della squadra che doveva essere e non è stata. Costruita per fare un calcio propositivo e pensata per essere schierata con un coraggioso 4-3-3, si è ridotta a fare le barricate con la Juve Stabia per iniziare un percorso che almeno eviti la retrocessione”, spiega La Repubblica.
“Il nuovo allenatore, Vincenzo Vivarini, dopo l’esordio da incubo – scrive Enzo Tamborra su Repubblica – con i cinque gol subiti a Empoli, ha avuto il buon senso di non farsi troppi problemi nello sposare la linea del primo non prenderle. Era necessario per restituire un minimo di autostima a una squadra che si sentiva forte e invece non lo era. Con la Juve Stabia, il Bari si è rialzato dal tappeto e, seppur barcollante, ha portato a casa quello che voleva. Ma non tutte le partite si potranno giocare così, rinunciando di fatto ad attaccare (un solo tiro in porta in novanta minuti, la punizione di Verreth)”.