Vivarini si presenta: “Al Bari non si può dire di no”
Fonte: labaricalcio.it
Prime parole da allenatore del Bari per Vincenzo Vivarini, presentato oggi in conferenza stampa. Il tecnico non nasconde il peso del momento ma chiarisce subito le priorità: lavoro, compattezza e poche chiacchiere. “Al richiamo del Bari non si può dire di no. Vorrei portare entusiasmo e risultati. Siamo consapevoli delle difficoltà, ora ci si butta nel lavoro”.
Uno dei punti chiave, per Vivarini, è la fase difensiva e la continuità mentale all’interno della partita: “Dobbiamo risolvere la fase del non possesso. In questi due giorni abbiamo lavorato sui primi 40 minuti di Empoli: lì c’è stato un senso, una logica. Poi, quando la squadra ha staccato la spina, è successo quello che è successo”.
Il riferimento è alla pesante caduta del “Castellani”: “Ad Empoli è avvenuto un disastro, qualcosa che non si può accettare. Dopo i primi 40 minuti ognuno ha giocato per i fatti suoi. L’entusiasmo è la benzina che accende il fuoco, e il fuoco si è spento”.
Sulla ricetta per ripartire, il tecnico è chiaro: niente alibi, ma prestazioni prima dei risultati. “Tre punti sono determinanti, ma si ottengono solo con le prestazioni. Alla fine del mercato tutti erano contenti dei giocatori del Bari: la squadra ha tutte le potenzialità tecniche per uscire da queste difficoltà”.
Vivarini lancia anche un messaggio all’ambiente: “Dobbiamo fare blocco unico. Lo dico ai giocatori ma anche a tutti gli altri. La città di Bari è bellissima, dobbiamo far convogliare la forza della città sulla squadra. Vincere una partita può sbloccare tanto”.
Sulla prossima avversaria, la Juve Stabia, parole di grande rispetto: “Troviamo una squadra consolidata, con entusiasmo e convinzioni. Ha ad alto livello quello che manca a noi: sa cosa fare in tutte le situazioni”.
Capitolo modulo: nessuna rivoluzione immediata. “In questo momento devo cambiare il meno possibile, devo dare sicurezze. La squadra è stata costruita per giocare a quattro, ma per caratteristiche è più facile che giochi a cinque”.