.

Cagliari, Mancosu: "Sognavo questo club da tanto"

di Christian Pravatà
Fonte: www.cagliaricalcio.com

Miglior modo di iniziare non poteva esserci: gol al secondo debutto in maglia rossoblù, quindici anni dopo la prima volta. Marco Mancosu, reduce dalle forti emozioni di Cagliari-Cittadella, si è presentato ai media dalla sala stampa dell’Unipol Domus: di seguito le sue parole.

“Dormire dopo domenica è stato difficile, come lo era stato nei giorni precedenti. Del gol ricordo poco, ho preso una bella botta dal portiere ed ero a terra dolorante. Quando ho capito di aver segnato sono andato sotto la curva, lo sognavo da troppo per non farlo. Mi sono goduto il momento, ben vengano queste emozioni”.

“Ho sperato tante volte di tornare a Cagliari, ora è realtà. Varcare la soglia di Asseminello è stato bellissimo, ritrovare tanti volti conosciuti. Il centro sportivo è migliorato tantissimo e questo mi fa piacere. Fino a qualche giorno fa seguivo la squadra da tifoso, ora anche io ne faccio parte e sono pronto a dare il massimo”.

“Sono grato di aver giocato in piazze importanti che mi hanno dato tanto dal punto di vista umano e calcistico. Il fatto che non abbia proseguito al Cagliari quindici anni fa non è colpa di nessuno, ognuno segue il proprio percorso. Crescendo sapevo di aver sempre meno possibilità di tornare, ma sono convinto di essere arrivato qui nel momento giusto”.

“Dopo aver concluso il rapporto con la Spal ho avuto contatti con il Brescia, dove conoscevo già presidente e allenatore. Quando però si è palesato il Cagliari non ho avuto alcun dubbio, lo sognavo da troppo. Arrivo portandomi dietro un carico di pressioni importanti, ne sono consapevole e sono pronto ad affrontarle. Nella mia vita non sono mai sfuggito dalle responsabilità”.

“La Serie B è difficile, a fare la differenza sarà la costanza di rendimento. Sono abituato a pensare giorno dopo giorno e sappiamo che davanti a noi abbiamo tante partite toste, non dobbiamo dare niente per scontato. Sicuramente lo stadio pieno di domenica ci ha dato una grande mano, è stato stupendo”.

“Con mister Liverani ci capiamo subito, ha una metodologia di lavoro che si sposa perfettamente con il mio modo di giocare e vivere il calcio. Non è un allenatore imprigionato nei moduli, per lui conta avere sempre un atteggiamento propositivo. Non l’ho trovato cambiato rispetto a Lecce, ci troviamo bene come allora”.

“Sabato torno a Ferrara da ex: sarà strano, non posso che ringraziare il mondo Spal e il presidente Tacopina per quello che hanno fatto per me. Sono una compagine compatta con una tifoseria calda che sostiene la squadra fino all’ultimo. Per far bene dovremo rimanere concentrati e sbagliare il meno possibile”.


Altre notizie