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La Carrarese replica alla lettera della sindaca Arrighi: il comunicato del club

di Marco Lombardi
Fonte: carraresecalcio1908.it

Egregia Sindaca, grazie per le ulteriori congratulazioni che ci rivolge, per quella che riteniamo sia stata una grande vittoria di tutta la città, oltre che della nostra squadra, come testimonia l’abbraccio di tutti i cittadini, e tra questi della Sindaca stessa, al momento della conquista della Serie B. Anche in base a come era stato vissuto da tutta Carrara questo importante traguardo, abbiamo ricevuto con vivo stupore la Sua lettera, peraltro addirittura pec, del 17 dicembre 2024, peraltro solo in parte anticipata nell’incontro in data 5 dicembre scorso, che era stato viceversa cordiale e costruttivo. Una doverosa premessa che aiuta a ben capire quanto il contenuto delle pec in data 17 dicembre 2024 sia destituito di qualsiasi fondamento:

a) l’adeguamento di febbraio 2025 è uno specifico obbligo del Comune, già oggetto di progettazione da parte di quest’ultimo nel contesto dei lavori concordati con la Lega Serie B per l’avvio del campionato e la riapertura dello stadio ai tifosi;

b) parimenti, compete al Comune proprietario ogni onere di manutenzione ed innovazione ulteriore necessario a conformare lo stadio alle ulteriori prescrizioni, in scadenza nel giugno 2025, per elevare la capienza della struttura ad almeno 5500 spettatori.

Non vi è affatto distinzione tra obblighi di adeguamento per legge e obblighi di adeguamento per la Lega, al fine di rendere fruibile lo Stadio alla serie B; o meglio, tale distinzione non ha mai contraddistinto l’operato della Sua amministrazione, e i relativi impegni di spesa, almeno sino ad oggi. Infatti, se il Comune non procedesse ad ultimare l’adeguamento dello Stadio, vanificherebbe e renderebbe privo di senso anche l’investimento sino ad oggi compiuto, con le inevitabili conseguenze erariali, atteso che la stragrande prevalenza degli investimenti già fatti alla data di ottobre 2024, riguardano l’omologazione dell’impianto ai requisiti della Lega di Serie B, non gli imprecisati obblighi di legge a cui Lei fa inopinatamente cenno. D’altronde, pur comprendendo che l’adeguamento in questione imponga ingenti risorse a carico delle casse comunali, dobbiamo evidenziare che gli esborsi finanziari sono necessari alla luce di decenni di mancati investimenti ed opere di manutenzione da parte del Comune e che da tale inerzia certo non può ora farsi discendere un simile detrimento alla cittadinanza, proprio quando Carrara ha raggiunto dopo 76 anni la storica soglia della serie B. Carrarese Calcio 1908 ha peraltro investito a sua volta oltre 600 mila euro, finanziati dalla società Sa. Ge. Van. Marmi, dei quali 300 mila euro per interventi strutturali e 300 mila euro per utilizzo di impianti sportivi alternativi, per contribuire ai lavori effettuati nel corso degli anni per i necessari adeguamenti e richiedere di sobbarcarsi un ulteriore costo, peraltro al di fuori di qualsiasi obbligo di legge o di convenzione, costituisce un pregiudizio per la stessa continuità aziendale della società, la quale, è bene ricordarlo, dopo aver acquistato l’azienda dalla pregressa procedura fallimentare presso il Tribunale di Massa, ha investito in questo progetto oltre 10 milioni di euro, senza, ovviamente, alcun ritorno economico o lucro. Un simile ingente investimento, che certo non è frutto di un capriccio o di un divertimento personale, non può certo ora essere vanificato da una decisione personale e quasi emotiva quale ella, Sindaca, sembra aver assunto con la Sua pec del 17 dicembre. Invero, il contenuto della Sua pec in data 17 dicembre è altresì una tardiva risposta, che tenta di mascherare l’inerzia sino ad oggi osservata dal Comune in merito ai suddetti ulteriori adeguamenti necessari a rendere lo stadio di Carrara un impianto idoneo per la Serie B. Nel luglio 2024, Carrarese Calcio 1908 aveva avanzato – anche pubblicamene – la proposta di costituire con il Comune di Carrara, una società mista pubblico privata (49% – 51%), che avrebbe dovuto accollarsi gli ulteriori costi di rifacimento sopra indicati sub a) e b), dietro concessione all’utilizzo dello Stadio per un adeguato periodo di tempo.

Tale proposta era contestuale al concomitante impegno di varie imprese del settore lapideo a finanziare la costituzione di tale società mista attraverso una concorde revisione delle convenzioni stipulate ai sensi dell’articolo 21 del Regolamento degli Agri Marmiferi; infatti, in una lettera aperta diffusa non a caso anche da questa società, numerose imprese lapidee si erano dichiarate disponibili a versare immediatamente la provvista necessaria, in

esecuzione delle disposizioni regolamentari comunali ed in sostituzione delle originarie

opere convenute con l’Amministrazione. Soltanto con la lettera del 17 dicembre 2024, preceduta dall’incontro in data 5 dicembre2024, l’Amministrazione Comunale ha formalizzato, tardivamente, la propria concomitante volontà:

di non aderire al progetto della società pubblica privata;

di rifiutare ogni ulteriore adempimento degli obblighi di adeguamento assunti per la permanenza dell’impianto in Serie B. Nel contesto di tale scenario, Lei avanza la non realistica prospettiva di un intervento di terzi privati in base a nuovi strumenti urbanistici; al riguardo, la Sua amministrazione oggi si dichiara solo disponibile ad individuare una strada che possa dare la possibilità a soggetti privati di mettere a reddito lo stadio “Dei Marmi – 4 Olimpionici Azzurri” mediante strumenti urbanistici idonei. Tale eventualità, sebbene ampiamente auspicabile e certamente all’ordine del giorno anche della nostra azione di sviluppo e crescita della realtà carrarese nel contesto del calcio professionistico, sconta al momento e nel prossimo futuro, intuitive obiezioni:

non tiene conto che nel tessuto apuano locale, non vi sono soggetti privati del settore immobiliare capaci di eseguire un simile investimento e, comunque, interessati a farlo; anzi, a tale riguardo non pare che la stessa Amministrazione abbia avuto capacità propulsiva ad attrarre finanziamenti privati per tale scopo, nel settore del marmo ma anche delle altre realtà cittadine; peraltro la conquista della Serie B ha portato ad un incremento del numero delle aziende che hanno creduto nel nostro progetto e che ringraziamo infinitamente, ma non ha portato quel coinvolgimento auspicato di tutte le principali aziende del territorio (sia del settore lapideo che di tutti gli altri settori);

dimentica che una simile soluzione non può comunque sussidiare gli obblighi di adeguamento che si impongono sullo stadio entro pochi mesi, implicando viceversa tempi lunghissimi di attuazione, non fosse altro per la necessaria adozione degli strumenti urbanistici di riferimento.

Prendiamo atto che nel contesto della situazione dello stadio, si propone anche di risolvere la criticità dell’impianto a disposizione del nostro settore giovanile, ma obiettiamo che tale soluzione dovrebbe avvenire a prescindere dal tema Stadio, visti i tempi che quest’ultima richiederà e, soprattutto, visto che appare inverosimile che l’unica società sportiva professionistica dell’intera Provincia non disponga di un impianto di proprio esclusivo godimento per le numerose squadre del proprio settore giovanile. In conclusione estrema, ci rivolgiamo espressamente a Lei perché voglia recedere dalla posizione assunta, che altrimenti comporterà la conseguenza di perdere la Serie B a Carrara. La invitiamo formalmente e pubblicamente ad evitar che sia addirittura la prima cittadina a privare Carrara della Serie B.

Siamo disponibili a qualsiasi confronto per scongiurare tale improvvido scenario che

danneggerebbe i tifosi, la città, la nostra squadra ma, soprattutto, l’Amministrazione comunale.

Ciò anche in ragione del fatto che, inevitabilmente, in caso di mancato adempimento da

parte del Comune di Carrara agli obblighi di adeguamento per rendere fruibile lo Stadio Dei Marmi – 4 Olimpionici Azzurri alla serie B, qualsiasi danno, sanzione, o costo dovesse essere addebitato a Carrarese Calcio 1908 sarà oggetto di immediato regresso a carico del Comune e dei rappresentanti dello stesso che hanno causato siffatto inadempimento e le inevitabili ricadute erariali.

Attendiamo e auspichiamo un Suo recesso immediato dalle posizioni assunte e l’apertura di un dialogo e un confronto vero, preordinato alla ricerca delle soluzioni.

 

 


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Giovedì 19 Dicembre 2024