GdS - Catanzaro, il 4-2-3-1 per avviare un ciclo
"Catanzaro, il 4-2-3-1 per avviare un ciclo", titola la Gazzetta del Sud.
I principi di gioco e le idee del tecnico Caserta segnano un taglio diverso rispetto alle ultime due stagioni. Iemmello centravanti o sulla trequarti, difesa a quattro e terzini che spingono.
Un calcio diverso. Con il nuovo ciclo alle porte, è naturale che il Catanzaro cambi pelle. Due stagioni da «mamma cinema» sono impossibili da replicare, ma questo non significa che Fabio Caserta non proverà a impostare un gioco aggressivo, orientato al possesso e al dominio. Semmai il contrario, ma da questo punto di vista la carriera del tecnico calabrese parla chiaro: non è uno abituato ad aspettare cosa fanno gli avversari. Dalla Juve Stabia al Perugia, dal Benevento allo stesso Cosenza. Per dare spettacolo l’unica ricetta non è quella che Vivarini ha cucinato per quasi tre stagioni al “Ceravolo”, si può essere chef che tendono alla stella anche proponendo piatti dagli ingredienti differenti. È quello che ha detto lo stesso Caserta, nel corso della presentazione: punta a imporre il proprio marchio fin dal primo giorno. Ha anche avvisato che servirà del tempo, ma la bacchetta magica non l’ha avuta neanche il suo predecessore, che prima di sincronizzare quei meccanismi da applausi è transitato da sette mesi di apprendistato (la prima mezza annata in C) e qualche sessione di mercato.
Ora si riparte, ma non del tutto da zero, considerando che gli anelli di congiunzione fra un’esperienza e l’altra sono stati individuati. I principali sono Iemmello, Petriccione e Antonini, cioè l’attaccante, il regista di centrocampo e il centrale difensivo [...].