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Chievo, la ricetta di Garritano: "Dobbiamo essere più 'ignoranti' e mettere l'elmetto quando serve"

di Marco Lombardi
Garritano

«Siamo a un punto in cui la stanchezza fa sì che vince chi sbaglia meno». Dalle colonne del Corriere di Verona, Luca Garritano, pilastro del Chievo, ammette: «Uno sforzo fisico così in carriera non l’avevo mai fatto. La scorsa stagione è finita in un rush e dopo un mese n’è iniziata un’altra con ritmi da basket Nba. Ci sono giorni che torni a casa e per tre ore non riesci a muoverti dal divano. Non siamo robot, però è un’annata così e la gioia del calcio supera la stanchezza. La Lega B, col calendario, non poteva fare altro». Garritano indica poi la via per centrare il traguardo dei playoff: «Dobbiamo essere una squadra anche “ignorante”, mettersi l’elmetto quando serve, fosse solo per dieci minuti di gara: non per forza dobbiamo essere sempre quelli che giocano bene. Per i playoff è tutto aperto, puoi arrivare terzo così come non qualificarti. Il Pisa? Il tipo di squadra che abbiamo un po’ sofferto, molto più fisica, ottime individualità, ricerca delle punte per poi lavorare sulla seconda palla. Non dovremo venir meno per aggressività».


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