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Luciano: "Apro i giornali e soffro per il Chievo, ma credo che Campedelli possa ancora sistemare tutto"

di Marco Lombardi
Luciano

«La favola-Chievo? Nessuno la può cancellare, perchè è stata scritta e raccontata. E tutti hanno imparato a conoscerla. Anzi: conosco il Chievo, rialzerà la testa». Così, dalle colonne de L’Arena, l'ex centrocampista gialloblù Luciano. Che aggiunge: «Apro i giornali e sto male. Vorrei che tutto questo non fosse mai successo. Poi, vado a letto, mi rialzo, accendo il pc e vedo che invece è tutto vero. Io e mia moglie stiamo male. Il Chievo è stata la mia famiglia, la mia seconda famiglia. E quando la famiglia sta male, anche tu stai male. Soffro tremendamente, anche perchè viviamo da lontano una situazione che non possiamo controllare. Il presidente Campedelli ama il Chievo. E chi ama, dà tutto. Credo abbia ancora in mano le carte per sistemare questa brutta storia. Non voglio pensare a niente di diverso. Soprattutto, non posso pensare a niente di diverso, perchè è contro la mia natura. Il Chievo è parte di me, e seppur lontano non voglio prendere in considerazione l’ipotesi che quello che è stato, non sarà più»


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