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GdS - Cosenza, la penalizzazione pesa. Arrivano le motivazioni del Tfn

di Marco Lombardi
Guarascio

"Cosenza, la penalizzazione pesa. Arrivano le motivazioni del Tfn", titola la Gazzetta del Sud. 

Nella giornata di ieri la Figc ha pubblicato le motivazioni che hanno indotto il Tribunale federale nazionale a penalizzare di quattro punti il club di Eugenio Guarascio.

Il Tribunale nazionale federale, in merito al procedimento per i mancati corrispettivi dei versamenti Irpef e contributi Irpef, per ciò che concerne l’ex amministratrice Roberta Anania (in fase dibattimentale è stato fatto riferimento ad un pignoramento di 500mila euro sui conti correnti della società), si è espressa dicendo che «risulta inverosimile che nel suo ruolo non fosse a conoscenza della procedura esecutiva dalla quale sarebbe derivata la posta contabile negativa sul conto corrente e in ogni caso era comunque suo preciso dovere essere a conoscenza di fatti societari di tale rilevanza e verificare con tempestività la sorte degli ordini di pagamento emessi dalla società».

Il Collegio ha osservato che Roberta Anania «ha agito, nell’esercizio dei poteri gestionali affidati formalmente dalla società pertanto il Cosenza è imputabile direttamente, senza che possano trovare apprezzamento le invero tempestive attività di ripristino della legalità disposte dall’organo di controllo e dalla proprietà non appena i fatti sono stati portati alla loro conoscenza».

Per ciò che concerne il secondo procedimento relativo alle mancate ritenute Irpef riguardanti le rate degli incentivi all’esodo dovuti a tre tesserati, «i deferiti il 9 luglio presentavano alla Covisoc copia delle movimentazioni del conto corrente dedicato, estratto in data 2 luglio, da cui si evinceva il relativo addebito; in tale occasione, tuttavia, non veniva esibita la rituale quietanza. Successivamente la società, addirittura il 17 luglio presentava una nuova copia delle movimentazioni relative al conto corrente dedicato in cui non si dava più evidenza degli effettivi addebiti dei richiamati modelli F24. Orbene a quelle date certamente era chiaro il mancato addebito dei pagamenti e dunque la mancata evasione degli F24 in scadenza; nei documenti in atti si conferma invero che sin dal 4 luglio la società poteva consultare le ricevute dei movimenti scartati.

Le comunicazioni dei deferiti inviate alla Covisoc sono dunque state senza dubbio non veridiche».

Il Cosenza ha già fatto sapere nei giorni scorsi che si appellerà alle decisioni [...]. 


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