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Sprint, fiato e qualità: Mazzotta "corre" verso la A

di Alessandro Spigno

Il ruolo del terzino, non è adatto a tutti: bisogna saper creare il gioco per i propri compagni, ma anche distruggere quello degli avversari. Ciò che è più importante, però, è avere dei polmoni d'acciaio e delle gambe forti: un terzino non si può permettere di rimanere fuori da una qualsivoglia azione di gioco, soprattutto quando ci si sta avvicinando al triplice fischio.

Antonio Mazzotta, terzino classe 1989, lo sa bene: il suo Crotone, sulla carta, schiera un 4-3-3, ma lo sviluppo a "V" del centrocampo e delle seconde punte ricorda molto più un 3-5-2, lo stesso utilizzato dall'Argentina "campeone" dei Mondiali del Messico nel 1986. Un modulo di questo tipo richiede agli esterni uno sforzo immane: rientro nella fase difensiva per coprire la propria area e, nel momento offensivo, supporto alle punte con cross dalla fascia e inserimenti. 

Come già detto in precedenza, Mazzotta, nel campionato cadetto, può fare scuola: ha da poco tagliato il traguardo delle cento presenze con la maglia rossoblu e, nella sua carriera calabrese, ha servito 15 assist e realizzato un goal. Vista la giovane età, non si può parlare di seconda giovinezza, ma tra le fila dei pitagorici Mazzotta è riuscito, finalmente, a sbocciare: la sua carriera calcistica inizia tra le fila della Fortitudo Golden Boys, una scuola calcio di Palermo, sua città natale. Nella stagione 2005/06 trova casa nel Karamat, una formazione dell'eccellenza siciliana, dove arriva la svolta: il Palermo lo nota e lo inserisce nella propria formazione primavera con la quale, nel 2009, si aggiudica il Campionato. Un'annata da non dimenticare, perchè Mazzotta si è rivelato uno dei giocatori più importanti della squadra e viene convocato nel ritiro estivo 2009 della prima squadra rosanera.

Il suo nome comincia ad avere un certo credito nell'ambiente calcistico tanto che, nella sessione di mercato, viene richiesto da società blasonate come Reggina e Varese: il Palermo, però, decide di cederlo al Lecce in prestito con diritto di riscatto. Esordisce con la maglia giallorossa già nella prima gara del campionato 2009/2010 di Serie B, in una vittoriosa partita contro l'Ancona e, sempre con i pugliesi, conquista l'accesso alla massima serie. Mazzotta, però, non giocherà in Serie A perchè, nell'estate del 2010, passa al Pescara, squadra neopromossa dal campionato di LegaPRO. La sua parentesi in Abruzzo si chiude, però, nel Gennaio del 2011 quando il Lecce, con il benestare del Palermo, l'altra società che ne detiene il cartellino, decide di girarlo al Crotone, squadra nella quale milita tutt'ora.

Nella carriera di Mazzotta c'è stato spazio anche per delle partecipazioni nella nazionale under 20, sette presenze e un goal ai quarti di finale nel match contro l'Ungheria, e due in quella under 21 di Pierluigi Casiraghi. Un giovane di grandi speranze, dunque: il suo nome non è comparso nella lista dei possibili convocati da Cesare Prandelli per il mondiale Brasiliano, ma se il terzino continuerà a giocare con la stessa costanza che lo contraddistingue a Crotone, potrebbe diventare una delle novità della difesa azzurra negli europei del 2016.


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