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BARI, TIFOSI STRAORDINARI: ENTUSIASMO E PASSIONE NONOSTANTE IL MOMENTO NERO. UN VERO ESEMPIO PER QUESTO CALCIO

di Redazione Milano

Solo e soltanto complimenti. Al Bari, ovviamente, e ai suoi tifosi, capaci di tenere alto l’orgoglio nonostante un periodo che definire nero è un eufemismo. Lo abbiamo detto e ridetto più volte in queste pagine: questa Serie B pecca di entusiasmo, e molto spesso di passione. Gli stadi vuoti sono un pugno nell’occhio - per lo spettacolo che ne perde - e uno allo stomaco - per il dolore che provoca guardare giocare squadre senza un tifo degno della serie in cui militano.

Poi, in un weekend di primavera, a Bari succede ciò che rende gli amanti del calcio un po’ più orgogliosi. Via le rivalità, via gli sfottò, via le invidie: tutti, veramente tutti, non possono non complimentarsi con una tifoseria capace di alzare l’orgoglio in cielo, e sventolare sciarpe e bandiere dal primo all’ultimo minuto, rispondendo con una passione enorme alle disgrazie societarie che hanno afflitto la dirigenza biancorossa. La squadra, in campo, ne ha tratto i maggiori benefici, e ci mancherebbe altro. Una carica pazzesca, con Sciaudone, Galano e Joao mattatori di un Empoli piegato dalla voglia biancorossa. Una grinta a tratti sovrumana, e non si sta esagerando. Perché, immaginate voi, la situazione in cui versano i tesserati del Bari. Immaginate che fallisse la società per cui lavorate: voi, a lavorare, continuereste ad andarci? Si intende, continuereste ad andarci con la consueta voglia, la solita ambizione, la determinazione che contraddistingue chi spera di distinguersi nel proprio mestiere?

A Bari sì, questo è successo. Giocatori comunque in campo nonostante le difficoltà, nonostante una situazione a tratti impossibile da vivere, nonostante una proprietà mancante. Già, la proprietà, una proprietà vera è ciò in questo momento manca davvero ai galletti. Le parole del collega Andrea Dipalo, sul bel pezzo pubblicato su TuttoBari.com, spiegano ciò che serve davvero a questo Bari adesso: “una proprietà che sappia interpretare i segnali che il popolo biancorosso sta lanciando. Una proprietà che, a prescindere dalla nazionalità, sappia parlare la stessa lingua di chi vuole bene a questo club”. Una proprietà, aggiungiamo noi, che funga da guida per un club che ha una grande storia, e desidera un futuro roseo. Al Bari serve speranza. Di vivere, un giorno, il pallone nuovamente da protagonisti. Perché - lo continua a dimostrare sempre, di giornata in giornata - una piazza così calda, passionale, sincera, no: non merita tutto ciò che sta vivendo.


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Domenica 28 Aprile 2024