.

Cortocircuito tra giustizia ordinaria e sportiva, il caso Reggina potrebbe far scuola

di Alessio Tufano
Il pres. Cardona

Sono giorni di attesa per la Reggina, sia in campo, con la partita contro il Cagliari alle porte dopo la sosta forzata del fine settimana scorso, che fuori, con il nome del club che continua a venir tirato in ballo in seguito al mancato pagamento dei tributi alla scadenza del 16 febbraio scorso. La realtà però dice che la Reggina, pur avendo richiesto di effettuare quei pagamenti, è stata bloccata dal Tribunale che, in virtù del decreto Salva Aziende a cui il club ha deciso di affidarsi per gestire il debito della precedente proprietà, ha l'ultima parola sulle spese che la società può e non può fare e in questo momento la Reggina può soltanto pagare gli stipendi ai dipendenti. Una situazione, questa, che pone in mezzo al guado la giustizia sportiva che, sotto la spinta delle altre società potrebbe penalizzare in classifica la Reggina ma che allo stesso tempo non può certo prevaricare quella ordinaria. Una sorta di cortocircuito che probabilmente farà scuola, mentre la proprietà amaranto continua a professarsi tranquilla in quanto in piena regola e con 'le spalle coperte' dal Tribunale, in attesa che i nodi vengano sciolti.


Altre notizie
Venerdì 03 Maggio 2024