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Delusione Empoli. Lotta per il secondo posto ancora aperta, Spezia e Pordenone non del tutto fuori dai giochi

di Christian Pravatà

A tre giornate dalla fine del campionato di B mai avremmo pensato di veder estromessi dalla lotta per la promozione diretta Chievo Verona ed Empoli. Due delle tre squadre retrocesse lo scorso anno dalla massima serie avevano grandi aspettative, ma l'aritmetica ora le vede fuori dall'ultimo pass utile per ottenere la Serie A senza dover disputare i playoff, ai quali le due possono ambire ma che non hanno ancora aritmeticamente ottenuto.

Possiamo quindi parlare di parziale fallimento? Sì, soprattutto per il club toscano, visti i tre cambi in panchina e il grande mercato effettuato a gennaio. Empoli è un club abituato alla Serie A e sicuramente non poterci tornare quest'anno dalla porta principale, viste le potenzialità della squadra rispetto a molte altre che la precedono, deve far molto riflettere sul fatto di aver fallito l'obiettivo primario. Le 4 sberle rimediate dalla Virtus Entella bruciano ancora e pesano come un macigno, anzi 4, sulle già flebilissime speranze di ottenere il secondo posto. Mister Marino è una delle poche note liete di questa stagione e su di lui il club dovrà costruire la squadra del futuro, promozione in A o no.

A proposito di esoneri, finisce la storia tra Cosmi e il Perugia, almeno per quest'anno. Oddo ritorna sulla panchina per questo rush finale in cui gli umbri devono pensare a salvarsi, automaticamente oppure vincendo i playout qualora dovessero caderci dentro.

Per il secondo posto Spezia e Pordenone (2 dei 3 club che avevo indicato per la promozione diretta insieme al Crotone) non le ritengo ancora del tutto fuori dai giochi. Nove punti in palio sono tanti e il torneo post lockdown è pieno di insidie. Certo, i calabresi sono attualmente secondi con merito e dietro qualche squadra sembra aver mollato l'acceleratore, ma finché l'aritmetica non emetterà sentenze certe, tutto è possibile.


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