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La B riabbraccia la Salernitana: tutte le mosse per il futuro e un protagonista su tutti. Avellino, un pizzico di umiltà può far la differenza. Pescara, blitz da play-off; Cittadella, il baratro è sempre più vicino…

di Attilio Malena

L’agonia è finita, dopo cinque stagioni la Salernitana torna in Serie B affermando la propria forza in un girone difficile e insidioso come il girone C di Lega Pro. Un direttore sportivo come Angelo Fabiani che ha saputo mettere a disposizione dell’allenatore gente come Gabionetta, Calil, Moro e Negro su tutti, gemme preziose che meritavano un palcoscenico migliore. Merito anche a Leonardo Menichini che ha saputo rimettere in carreggiata un gruppo demotivato e sfiduciato ad inizio stagione.

Può essere criticato e bistrattato ma il 2015 è l’anno di Claudio Lotito. Progetti a medio-lungo termine mantenendo i bilanci in ordine. Il protagonista delle ultime stagioni è stato certamente il pubblico di Salerno, abituato a respirare un calcio di prima qualità, da Delio Rossi passando per Zdenek Zeman. Il futuro potrebbe riservare ancora sorprese, dalla conferma non scontata di Menichini, Drago e Stellone in prima fila e un parco calciatori che verrà rinforzato con pedine giuste nei reparti giusti mantenendo intatta l’intelaiatura da promozione.

Ritornando all’attuale campionato, l’Avellino si sta allontanando dalla zona calda non sfruttando occasioni ghiottissime e sottovalutando spesso e volentieri l’avversario. Un mercato non eccezionale a gennaio e proclami della proprietà che dovrebbero essere meno pressanti cosi da difendere la squadra di Rastelli. Un pizzico di umiltà potrebbe far la differenza. In B nulla è scontato e la situazione potrebbe precipitare.

Marco Baroni a Pescara barcolla ma non molla mai: sempre a rischio esonero, puntualmente poi smentisce tutti e dimostra la propria superiorità su un Lanciano apparso agonisticamente meno acceso di quello di Crotone. Bjarnason in B fa la differenza, un azione da manuale del calcio che vale tre punti pesantissimi in chiave play-off. Per la salvezza, il Cittadella è in netta difficoltà, la classifica non permette ulteriori errori e Foscarini non può pescare dalla panchina per poter cambiare la situazione per limiti tecnici evidenti della rosa. Il baratro è sempre più vicino, vince chi non abbassa la concentrazione…


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Domenica 28 Aprile 2024