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MATCH BALL PALERMO: LA FESTA E’ PRONTA. COMMOVENTE SIENA: MERITI LA A PIU’ DI CHIUNQUE ALTRO. EMPOLI, QUANDO SUONA LA SVEGLIA? CESENA, NON CROLLARE SUL PIU’ BELLO

di Marco Russo

“Bandiere? Ci sono. Maglie celebrative? Pure. Fischietti e trombette? Prese, prese. Magnum con cui festeggiare? Già al fresco”. Ne siamo sicuri: più o meno, sarà stato questo il dialogo tra i magazzinieri del Palermo incaricati di portare a Latina attrezzature e strumenti da gioco per la gara contro i pontini di Breda. Perché in viaggio c’è anche tutto il necessario per il primo di una lunghissima serie di match ball che possono regalare la serie A ai rosanero: ne hanno sette di palloni da giocare. Un’infinità. E questo sabato uno potrà anche finire sul nastro, come nel volley. Tanto ci sarà la prossima settimana per certificare quello che è stra-noto a tutti da mesi. Ecco, cosa può regalarci il turno di campionato alle porte. Il primo pass verso il Paradiso. Per l’altro, la sensazione è che ci sarà da attendere fino all’ultimo respiro. L’Empoli ha tutta la voglia del mondo di approfittare dell’incrocio prima-seconda per rosicchiare qualche punto e tornare ad occupare la piazza vicaria che dopo mesi era stata sottratta da una spallata tutta nerazzurra.

Peccato che le condizioni di forma dei Sarry-boys siano precarie e i meccanismi di gioco lenti, inceppati e scarsamente continui. Se non la buttano dentro loro, i soliti, M&T – Maccarone e Tavano, è buio pesto. Ecco, l’errore di fondo di una dirigenza che sinora ha solo raccolto scroscianti applausi in fatto di strategie di mercato. Cementare un’intera squadra su due (abbondanti) over trenta non può che comportare il rischio (concretamente verificatosi) di altalene prestazionali. Ci sarà lo Spezia, di fronte. Una squadra che dopo aver seminato tantissimo, comincia a raccogliere qualcosa con la garanzia Mangia in panchina. Certo, l’incrocio promette spettacolo: i palati fini, qui potranno trovare soddisfatti i propri gusti.

Antenne tese, pronte a captare possibili situazioni da cui trarre vantaggio. Per chi? Ma naturalmente per il Siena! Non ce ne voglia nessuno. Ma senza stipendi, in mezzo a un mare di incertezze, con un punto di penalizzazione sottratto oggi sì e l’altro pure, spetterebbe agli uomini di Beretta, quasi “di diritto”, un posto in serie A. Commoventi per passione e vigore atletico in campo, più forti di una società economicamente sgangherata. Lassù, dove ancora tutto può essere deciso, vuol continuare a dire la propria anche il Lanciano. Giocherà all’”Ossola”, contro un Varese che comincia a guardarsi indietro e ad avere paura di annaspare nelle sabbie mobili della zona playout. Lontani, i tempi in cui si lottava per la serie A… A proposito di A, Cesena: adesso è vietato sbagliare. Contro un Brescia che ha già ritirato le tende dal campo serve la scossa. I romagnoli si sono accartocciati sul più bello. Un peccato, per una delle tifoserie più belle e passionali dell’intera categoria.


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Domenica 28 Aprile 2024