Serie B, il punto sulla 15a giornata
Sarà l’anno buono per il Parma? Tutti gli indizi fanno pensare di sì. I crociati hanno espugnato il ‘Picco’ grazie a un goffo autogol, in pieno recupero, dell’improvvido Joao Moutinho, venendo a capo di una partita, a tratti sofferta, nella quale il pareggio sarebbe stato probabilmente il risultato più giusto. Vero è che la fortuna bisogna anche cercarsela, ma siffatti episodi possono indirizzare l’inerzia di una stagione e di certo fanno ben sperare. I tre punti arpionati in extremis hanno consentito al Parma di conservare la vetta a braccetto col Venezia, che al ‘Penzo’ ha sganciato tre siluri e affondato l’Ascoli, inanellando la quinta vittoria consecutiva. La macchina da guerra di Vanoli non conosce ostacoli: ha dimostrato di non essere Pohjanpalo-dipendente (in evidenza Gytkjaer, autore di una doppietta) e sabato fa tappa a Cremona per misurare le ambizioni dei grigiorossi, frenati dal Pisa.
Tiene il passo il Como della nuova gestione Fabregas che, violando il ‘Druso’, ha scritto la parola fine alla favola Sudtirol. La sconfitta con i lariani è andata di traverso a Bisoli, la cui sfuriata nel post-partita (“Non si può fare il campionato con otto giocatori, gli altri non recepiscono”), ha convinto la dirigenza altoatesina a sollevarlo dall’incarico, ritenendo irrimediabilmente deteriorati gli equilibri del gruppo. Toccherà a Federico Valente, già tecnico della Primavera, il compito di traghettare i biancorossi alla salvezza.
In zona playoff successi pesanti di Catanzaro, Modena e Cittadella. I calabresi, sempre più spigliati, maturi e consapevoli – applausi per mister Vivarini –, hanno sbancato anche Palermo, acuendo all’ennesima potenza la crisi dei rosanero giunti alla quarta sconfitta nelle ultime sei partite, la terza nelle ultime quattro al ‘Barbera’, ridotto ormai a terra di conquista. Nel mentre il distacco dei siciliani dalle prime due piazze è lievitato a 9 punti e la squadra è sprofondata in ottava posizione, l’ultima utile per accedere ai playoff dal retrobottega. Legittima la contestazione della tifoseria, delusissima; il City Group osserva, ma intanto ha scelto di non scegliere. Ergo avanti ancora con Corini, sempre più sfiduciato dalla piazza, che ne chiede a gran voce la testa.
Il Modena ha fatto suo il derby emiliano con la Regia, che non convince e sta scivolando pericolosamente verso la zona calda della classifica. “Prestazione inaccettabile, così non ti salvi”, ha sbottato il presidente granata Carmelo Salerno. A buon intenditor… Chi non smette di stupire è il Cittadella del ‘mago’ Marchetti. I veneti hanno razziato Piacenza, casa della Feralpi, e ingranato la quarta confermandosi una delle più belle realtà del campionato. Sognare si può.
Nella terra di mezzo cade ancora il Cosenza, battuto al ‘Marulla’ da una Ternana rigenerata dalla ‘cura’ Breda. Con l’avvento del tecnico trevigiano le Fere hanno triplicato la media punti (1,6 rispetto al misero 0,5 registrato con Lucarelli). Della serie: “mettiamo legna in cantina”; ogni riferimento non è puramente casuale. Tornando ai Lupi, non sarebbe più saldissima la panchina di Fabio Caserta; la trasferta di Cittadella potrebbe essere decisiva.
Torna a vincere il Brescia del nuovo tecnico 'Rolly' Maran; Rondinelle nel segno del tre: non vincevano da 3 mesi e hanno rifilato 3 gol alla Samp dell’ex Pirlo che veniva da 3 vittorie. Blucerchiati “presuntuosi” ha tuonato il ‘Maestro’. Sì, perché dopo qualche risultato positivo è bastato sdoganare la parolina ‘promozione’ per essere riportati sulla terra.
Continua a traccheggiare il Pisa, che ancora non ha capito cosa vuol fare da grande, o forse ha capito di doversi accontentare di un campionato anonimo.
Delude il Bari. Marino non è riuscito a imprimere la svolta e i Galletti, già spennati dal Venezia, sono finiti allo spiedo anche sul campo del sorprendente Lecco. Un punto nelle ultime tre partite è decisamente troppo poco, e intanto monta la contestazione in seno alla tifoseria biancorossa, che si è scagliata contro il presidente Luigi De Laurentiis. Non è escluso un nuovo ribaltone tecnico, qualora la situazione dovesse precipitare.
Chiude la classifica la FeralpiSalò, con appena 7 punti in carniere. Vi prego, risparmiateci la litania del ‘campionato ancora lungo’: siamo prossimi al giro di boa della stagione e qui il rischio concreto è quello di tornare immediatamente da dove si è venuti. Domanda: se la media punti di Zaffaroni (0,4) è addirittura inferiore a quella di Vecchi (0,5), e i giocatori sono gli stessi, dove si annidano le colpe?