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Venezia, dal baratro retrocessione alla promozione: il capolavoro di Vanoli. Sassuolo, ricomincio da tre (e dai giovani)

di Angelo Zarra
Vanoli

Il quadro della prossima Serie B è quasi completo. Manca solo una squadra, la vincitrice della finale di ritorno dei play-off del campionato di Serie C in programma domenica prossima tra Carrarese e Vicenza (andata terminata 0-0 in Veneto). Chi non farà parte della prossima cadetteria è il Venezia di Paolo Vanoli. La vittoria firmata da Gytkjaer contro la Cremonese ha riportato a due anni di distanza i lagunari nella massima serie del calcio italiano. Un capolavoro firmato soprattutto dal tecnico che, dopo una lunga militanza nelle Nazionali Giovanili Azzurre, ha svolto le mansioni di collaboratore tecnico di Antonio Conte al Chelsea prima e all'Inter poi.

Al momento del suo arrivo in panchina, il 9 novembre 2022, Vanoli ha preso una squadra allo sbando, dopo la retrocessione dalla Serie A, che aveva raccolto appena nove punti in dodici partite. Egli è riuscito a far cambiare marcia alla sua squadra, ha unito una compagine multiculturale fino a portarla ai play-off, persi al turno preliminare contro il Cagliari. Quest'anno tutto un altro discorso. Sì, perchè i giusti innesti apportati dalla dirigenza hanno consentito di allestire una squadra competitiva. Vanoli allo stesso tempo è riuscito a far coesistere due prime punte come Pohjanpalo e Gytkjaer e a digerire la cessione di Johnsen a gennaio. Senza dimenticare l'ottimo lavoro svolto coi giovani (Tessmann e Busio su tutti), richiesti ora da mezza serie A. La promozione diretta sfumata al fotofinish, poi il percorso netto (ai playoff) verso la Serie A. Le strade del Venezia e di Paolo Vanoli con ogni probabilità si divideranno nelle prossime ore; resta però l'ottimo lavoro svolto dal tecnico in questo anno e mezzo.

Ricordate il celebre scambio di battute tra Massimo Troisi e Lello Arena nel film cult del 1981 'Ricomincio da tre':

"Cioè, chello che è stato è stato, basta! Ricomincio da tre!

"Da zero! 

Eh? 

Da zero! Ricominci da zero! 

Nossignore, ricomincio da... cioè, tre cose me so' riuscite dint' 'a vita, pecché aggia perdere pure chelle? Che aggia ricomincia' da zero?! Da tre!.".

Sembra proprio essere questo il mantra del Sassuolo che, al contrario del Venezia, farà parte della prossima Serie B. E' piena rivoluzione in casa neroverde, dove tanti calciatori, tra cessioni e svincoli per fine contratto, lasceranno l'Emilia. La dirigenza ha dato pieni poteri a Francesco Palmieri nel ruolo di direttore sportivo dopo lo straordinario lavoro svolto con il vivaio in questi anni. La panchina è stata affidata a Fabio Grosso, reduce dall'esperienza al Lione ma soprattutto dalla promozione con il Frosinone nella scorsa stagione. Sono due i punti fermi da cui ripartire, anzi tre. I senatori. Uno striscione esposto in mattinata ha 'consigliato' la dirigenza di ripartire da Consigli, Pegolo e Obiang, ormai da anni al Sassuolo. Soprattutto i primi due, in scadenza di contratto. Possibile la permanenza anche di Gian Marco Ferrari. 

I più esperti potranno prendere per mano i giovani, vincitori quest'anno del campionato Primavera 1. Tanti prospetti interessanti. A partire da Kumi, passando per Leone, Cinquegrano, Falasca, Pieragnolo (di ritorno dopo un ottimo anno in prestito alla Reggiana) fino a Flavio Russo, capocannoniere della competizione. Tutti elementi che il ds Palmieri conosce bene e che Grosso potrà inserire nella nuova rosa neroverde.


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