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Empoli, Corsi: "Ripartenza? C'è il 50% di possibilità. Italia indietro rispetto a Germania e Francia..."

di Marco Lombardi
Corsi

Nel corso dello  speciale 'Tutto il calcio toscano minuto per minuto', in onda su Radio Bruno Toscana, è intervenuto il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, che ha commentato la situazione del calcio e della Serie B: “I costi relativi al protocollo possono rappresentare un problema... E’ una situazione difficile da decifrare, bisognerebbe inquadrare le cose per ogni singola realtà. Ognuno se la canta come vuole, mi sembra che le linee guida devono essere trattate dal consiglio di Lega B e poi in assemblea altrimenti ognuno dice la sua. Credo che ci possa essere la possibilità del 50% di poter giocare, dipende anche da cosa emergerà dal protocollo che ci verrà presentato: mi auguro venga fuori un accordo tra le parti. Però lasciatemelo dire nei paesi più evoluti, penso alla Germania, il problema viene affrontato come in ogni altra azienda. Le grandi ditte se hanno un positivo chiudono? Il mestiere del calciatore è da privilegiati ed anche in questo senso tanti altri lavori sono più rischiosi, considerando anche le precauzioni che verranno presi nel calcio. Se si gioca in Serie A e non in B prevedo un grande numero di ricorsi dato che la cadetteria eventualmente può anche allungare un po’ i tempi non avendo l’urgenza di chiudere e giocare anche una settimana in più. Si pronuncerà il Governo ma vedo che all’estero, anche per la riapertura delle scuole che è più importante del calcio, tanti paesi sono avanti a noi. Credo che anche in B come in A ci sia chi preferisce fermare il campionato perchè ne trae vantaggio, poi c’è anche un problema televisivo: in Francia prima della chiusura del Governo – ad esempio – è stato trovato un accordo: in Italia credo si creerebbe un grande caos con 5-6 società di Serie A e 8-10 di B che avrebbero grossi problemi se mancasse l’ultima rata“.


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