Agostino Esposito: “Domani spero in un gol di Sebastiano e pareggio di Pio su assist di Salvatore. Sono orgoglioso di loro. Però faccio il papà, non l’allenatore. Alla gestione ci pensa un agente bravo come Mario Giuffredi”
Fonte: Tuttosport
“Dire che per me e mia moglie Flavia quella di domani sia la nostra partita del cuore è fin troppo banale, ma è proprio così. Vederli tutti e tre insieme in campo sarà un’emozione indescrivibile. Da giorni l’adrenalina che ci pervade è fortissima, tanto che per cercare di gestirla sono sceso a Napoli. L’ho fatto per provare ad allentare la tensione e non pensare troppo alla gara. Qualunque sarà il risultato, spero sia una serata di festa e felicità per la nostra famiglia”. Ha la voce rotta dalll’emozione ai colleghi di Tuttosport Agostino Esposito, ex vice di Eziolino Capuano e attuale Responsabile della Voluntas Brescia (settore giovanile che ha lanciato tra gli altri Andrea Pirlo), ma sopratutto papà dei 3 ragazzi che domani sera a Marassi si sfideranno. Per la prima volta, infatti, i fratelli Esposito (nati a Castellammare e cresciuti a Brescia) scenderanno in campo da avversari nei professionisti. Da una parte l’attaccante Sebastiano (classe 2002) nella Samp, dall’altra il regista Salvatore (2000) e il centravanti Pio (2005) con lo Spezia. Per un derby ligure che assomiglia parecchio a una rimpatriata di famiglia. Roba da grandi Sentimenti. È proprio il caso di dirlo, visto che era pure il cognome dei 3 fratelli Lucidio, Primo e Vittorio che negli anni Cinquanta scesero in campo titolari e contemporaneamente nella Lazio. Ora tocca agli Esposito, che però saranno disgiunti. Con papà Ago che vorrebbe, magicamente, saltare la sfida: “Mi piacerebbe avere una macchina del tempo per catapultarmi alle 22.40 di domani sera per abbracciarli e portarli a cena. Queste sono le piccole cose che ci fanno stare bene”. La gara, invece, gli toccherà viverla e per la prima volta il cuore sarà diviso: “Non abbiamo ancora deciso con mia moglie se andare allo stadio o vederla comodamente dal salotto come al solito. Sceglieremo all’ultimo domani pomeriggio. Mai mi sarei immaginato di trovarli insieme e al tempo stesso avversari nella stessa partita nei professionisti. Per la nostra famiglia è un grande motivo d’orgoglio questa cosa. Lo dico anche pubblicamente: sono fiero di loro”. L’auspicio del papà per il futuro è abbastanza prevedibile: “Sarebbe bello rivederli in campo tutti insieme l’anno prossimo in Serie A. Un traguardo raggiungibile attraverso il duro lavoro quotidiano: con costanza e serietà. Passo dopo passo. Da avversari o compagni? Nella stessa squadra sarebbe probabilmente più bello e facile, almeno per noi genitori". A proposito del ruolo che deve rivestire il papà di un (nel suo caso ben 3) giovane talento il capofamiglia degli Esposito ha le idee chiare: “Non parlo mai delle questioni tattiche con loro. Faccio solo il papà, mai l’allenatore. Se vuoi che i figli diventino bravi calciatori, devono essere orfani. I genitori non devono fare invasioni di campo o essere invischiati con la loro gestione. Non bisogna mettere becco nelle scelte. A quelle ci pensano professionisti validi del settore: noi ci siamo affidati a un agente molto bravo come Mario Giuffredi, che si occupa di loro a 360 gradi”. L’Inter sarà spettatrice interessata (Pio e Seba sono di proprietà nerazzurra, anche se sul classe 2002 la Samp ha il diritto di riscatto a 7 milioni). Impossibile non chiedere un pronostico: “Metterei la firma per un pareggio con gol di Sebastiano per la Samp e rete di Pio su assist di Salvatore per lo Spezia. Sarebbe la serata perfetta”. Per la gioia di papà. Comunque vada (almeno) per lui sarà un successo.