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Pillon: "Il calcio sarà stravolto. Non vorrei essere nei panni di chi deve decidere"

di Angelo Zarra
Pillon

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato l'ex tecnico del Cosenza Bepi Pillon: "A distanza di più di un mese non sono pentito delle dimissioni. E' una decisione presa durante la trasferta contro il ChievoVerona, l'AIC ci ha detto che non saremmo scesi in campo avremmo perso 3-0 a tavolino. La squadra aveva paura, due calciatori non sono venuti per paura. E, a quel punto, ho capito che durante questa emergenza non potevo restare a più di 1000 km di distanza dalla famiglia e se fai l'allenatore devi restare concentrato tutto il giorno, non avrei potuto svolgere a pieno il mio lavoro. Vivo con mia moglie e i miei figli, entrambi sono fisioterapisti, l'altro mio figlio abita a 5 km e doveva aprire un hotel. Mi fa rabbia non poter vedere il mio nipotino".

"Credo che il peggio sia passato - spiega il tecnico - per fortuna in famiglia non ho avuto lutti. Il calcio ripartirà? Spero di si ma a mio avviso sarà stravolto. Bisogna imparare a convivere con questo virus. Non vorrei essere al posto di chi deve decidere".


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Domenica 28 Aprile 2024