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Hellas Verona, Ferrari: "Ora il confronto"

di Federico Errante
Fonte: l'arena

La difesa ha avuto quel che voleva. Uno spiraglio si è aperto. Nicola Ferrari un mezzo sorriso l'ha ritrovato, non solo perché alle sette e mezza di ieri mattina è diventato papà. Viola, nata a Brescia, pesa tre chili e cento grammi. Vanessa, la sua fidanzata, sta bene. Il tempo di un bacio a tutte e due, prima di salire sulla Freccia Rossa partita dalle 11 a Milano direzione Roma. Appuntamento alle 14.30 al Tribunale Nazionale Arbitrale per lo Sport. La tanto attesa udienza di discussione delle istanze istruttorie al Tnas del Coni, ultima chance per cancellare o vedersi ridurre una squalifica di tre anni, qualche effetto l'ha prodotto. Positivo, certamente. 

UNO SPIRAGLIO. Il muro è caduto, certe accuse ora dovranno anche essere confermate direttamente. Deciderà il collegio arbitrale se ci sarà confronto fra le parti il 12 dicembre, momento-chiave della carriera di Nicola. Altra udienza, altre testimonianze, probabilmente un faccia a faccia risolutore. Davanti a Nick ci saranno Francesco Ruopolo, Filippo Carobbio e soprattutto Carlo Gervasoni, il grande accusatore di Ferrari per quel tentativo di combine del 20 dicembre 2008 in una partita di serie B tra Rimini e Albinoleffe già entrato fra i capitoli più accesi del calcioscommesse, soprattutto per il Verona.  «Era quello che chiedevamo noi», la soddisfazione di Stefano Bosio, legale di Ferrari, appena acceso il cellulare a udienza finita. Un'ora e mezza in tutto, appena dopo le 16 il taxi stava già partendo verso la stazione Termini per il viaggio di ritorno. «Le speranze di assoluzione - diceva ieri Bosio - ci sono adesso ma c'erano anche prima, certo che poter ascoltare Carobbio, Gervasoni e Ruopolo è un passaggio importante». Un passo in avanti per l'attaccante gialloblù che ora dovrà aspettare la nuova udienza. 

TOCCA A PIPPO. L'apertura al possibile confronto diretto permetterà alla difesa di ricordare ai giudici di quell'inequivocabile sms inviato da Carobbio a Ferrari a quattro giorni dalla sentenza della Corte di Giustizia Federale, che poi non avrebbe fatto altro che confermare il giudizio del primo grado. Un messaggio che potrebbe confermare l'innocenza del bomber dell'Hellas dopo mesi di stop e rabbia. «Ciao Ferro, mi dispiace per quello che ti sta capitando. Spero che anche per te come per Achille giustizia verrà fatta. Non servirà a niente questo mio messaggio, ma volevo dirti che ti penso. Non mollare! Un abbraccio. Pippo». Firmato appunto Carobbio, compagno di squadra di Nicola in quella stagione di Albinoleffe piena di punti oscuri, compreso il pomeriggio di Rimini. L'Achille citato è Coser, prosciolto ben presto nonostante una posizione molto simile a quella di Nicola. All'epoca la Corte registrò regolarmente il messaggio di Carobbio, nonostante l'opposizione iniziale del procuratore Stefano Palazzi. «È un ulteriore elemento a supporto della posizione di Ferrari, che ci auguriamo possa ora venire giudicato in maniera più obiettiva», disse in quei giorni di inizio luglio Stefano Fanini, legale dell'Hellas che come Bosio ha lavorato giorno e notte nel tentativo di trovare la chiave giusta. «Carobbio - evidenzia Bosio - può ribadire ora davanti ai giudici il senso dell'sms, che mi pare comunque molto chiaro. E che Gervasoni venga a dirci in faccia certe cose». La partita è iniziata, questa volta l'attaccante del Verona e il suo legale dovranno giocare nell'aula di un tribunale e dimenticare per qualche giorno ancora il rettangolo verde anche se SuperNick continua ad allenarsi regolarmente con i compagni di squadra.

CONTO ALLA ROVESCIA. La verità su Ferrari ha una data, quella del 20 dicembre. L'arbitrato del Coni ha fissato i suoi paletti per il pronunciamento. Potrebbe esserci una proroga, ma anche no. Se la giustizia sportiva correrà a ritmi solo normali Ferrari conoscerà il suo destino fra meno di un mese. Passerà in fretta, fra un gol in allenamento e la rabbia giusta. Un Ferrari scagionato, sia chiaro, non sarà però automaticamente un rinforzo per il prossimo Hellas. Nick in questo momento è fuori dalla lista senior dei venti ma la riapertura di gennaio in parallelo farebbe anche coincidere certi tempi. Il campo però passa in secondo piano, almeno per adesso. Prima c'è una battaglia da vincere, la più importante.


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