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Juve Stabia, il dg Filippi: "Ce lo dicano se ci vogliono in Lega Pro, pronti a schierare la Primavera"

di Elisa Donatini

Un risultato amaro quello di sabato pomeriggio al “Manuzzi” per la Juve Stabia. La partita giocata contro il Cesena si stava prospettando in modo positivo per i campani, le vespe si davano da fare in zona offensiva, Sowe aveva provato a tirare in porta più volte, ma poi il finale al novantesimo è stato lo stesso delle ultime settimane. È stato il rigore fischiato per la squadra di Bisoli nel secondo tempo a mettere i tre punti in tasca al Cesena e a lasciare le vespe a mani vuote. La Juve Stabia torna a casa senza soddisfazioni e bloccata sempre più giù in classifica. Ma la squadra campana non rimane in silenzio e recrimina le scelte dell’arbitro, quanto meno discutibili, come ad esempio la causa che ha portato al rigore, infatti il fallo di Ghiringhelli è sembrato nettamente fuori area.

Il direttore generale della Juve Stabia, Clemente Filippi, a parlato seccato a “Il Mattino”: “Non è possibile perdere così, dover fare ogni volta i conti con poteri occulti. Noi abbiamo tante colpe per un'annata iniziata e finita male, ma se si è deciso che dobbiamo andare in Lega Pro a prescindere, basta che ce lo dicano, la prossima volta restiamo direttamente a casa”. Il dirigente continua: “In questo campionato paghiamo il fatto di essere una piccola società, che ha sempre pagato tutte le spettanze e le tasse, costretta magari dal fatto di non fare il passo più lungo della gamba, ad allestire un organico meno di prestigio di altri e per questo a retrocedere. É facile salvarsi quando si prendono calciatori che valgono centinaia di milioni, poi non si pagano, tanto al massimo arriva il punticino di penalizzazione... Questo non è giusto. Usciamo dal Manuzzi a testa alta, ma contro certe cose non si può combattere. Quello che chiediamo è solo di veder salvaguardata la nostra dignità”.

Il direttore prosegue così: “Non è giusto offendere in questo modo una tifoseria che perde 3-0 col Palermo in casa ed incita la squadra fino alla fine, che sta dando grandi dimostrazioni di civiltà, nonostante tutto. Il signor Manganiello è lo stesso che ha frodato l'Avellino con il Varese, forse ce l'ha con le squadre del sud? Onestamente non ci sembra giusto. Siamo pronti a concludere il campionato con la formazione Primavera se le condizioni sono queste. In questo torneo ci sono squadre fallite, società con sette punti di penalizzazioni per questioni di bilancio, c'è chi fa un sontuoso mercato di riparazione nonostante tutti i debiti pregressi, la nostre uniche colpe sono l'onesta e la dignità che abbiamo sempre mostrato. A queste condizioni non ci stiamo...”.


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