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LADY B CON… BEATRICE SALMI

di Christian Schipani

La rubrica Lady B continua e vi presenta un’altra new entry del campionato di Serie B. La prossima protagonista di questo appuntamento è Beatrice Salmi, Lady del Bologna. Il club rossoblù è appena retrocesso dalla Serie A al termine di una stagione difficile. Trovare le parole per commentare l’annata negativa degli emiliani non è facile, ma la tifosissima del Bologna le trova comunque.

Come nasce la passione per il calcio?

“L'amore per il calcio è nato grazie alla stessa passione posseduta da mio nonno e da mio padre. Mio nonno fin da giovane ha infatti giocato in squadre di buone categorie (Spal) e con lui ho dato i primi calci al pallone quando mi portava a giocare al parco. Mio padre invece è stato colui che mi ha avvicinato di più al tifo per il Bologna. I suoi affascinanti racconti di quando apparteneva al gruppo dei Forever Ultras (uno dei più importanti della curva bolognese) mi stimolarono già all'età di sei anni a varcare le porte del Dall'Ara e tifare insieme a lui per la nostra squadra del cuore”.

Il tuo debutto allo stadio?

“Come già anticipato il mio esordio allo stadio è avvenuto all'età di sei anni in Bologna-Parma. Fu l'atmosfera emozionante di quello stadio ricco di cori, colori e tifosi instancabili a catturare per sempre il mio cuore”.

Il tuo rapporto con il calcio?

“Nonostante io non abbia mai giocato a calcio, la passione per questo sport, e in particolare l'amore per il mondo del tifo, è diventata pian piano negli anni una parte fondamentale della mia vita. Non è difficile, per esempio, che girando tra i canali televisivi mi soffermi a guardare intere partite anche di squadre straniere o di categorie inferiori a quelle in cui gioca il Bologna. È però il tifo per il Bologna, il cantare, il soffrire e gioire insieme a tutti gli altri tifosi che mi lega prevalentemente a questo sport”.

Cosa fai nella vita di tutti i giorni?

“Nella vita di tutti i giorni sono una ragazza estremamente semplice. Studio e quando ho la disponibilità aiuto altri studenti  dandogli ripetizioni”.

Il tuo hobby?

“Oltre alla passione del calcio (ogni partita giocata al Dall'Ara, pioggia, neve o sole che sia mi vede presente, mentre quando gioca in trasferta, nel caso io non riesca a seguire la squadra, con altre amiche guardiamo la partita presso il bar RossoBlu) coltivo anche la passione per la palestra e poi come tutte le ragazze sono una grande amante dello shopping e delle serate in discoteca”.

Il tuo sogno nel cassetto?

“Il mio sogno nel cassetto è riuscire a completare i miei studi di fisioterapia per poter diventare un giorno parte del team medico che assiste la squadra del Bologna”.

Il tuo calciatore preferito del Bologna?

“È sicuramente Marco Di Vaio il calciatore del Bologna che ricordo con più emozione. Sono stati i suoi goal, la sua passione per questo sport e il suo forte attaccamento alla maglia e l'amore per la città di Bologna che hanno permesso di salvare per più anni la squadra e addirittura di portarla anche ad un livello di classifica di tutto rispetto”.

Dovessi commentare l’annata scorsa?

“Inizialmente ancora sulla scia del 13 posto raggiunto nella stagione precedente la squadra era carica e determinata a conquistare un buon piazzamento nella classifica della Serie A. Successivamente la cessione di giocatori importanti e fondamentali per la struttura tecnica e morale della squadra ne ha causato il dissesto. Sia i calciatori, sia entrambi gli allenatori come anche la società, hanno iniziato a credere sempre meno alla possibilità di raggiungere l'obiettivo salvezza che ci si era prefissati a inizio stagione. Sono stati i tifosi gli unici che fino alla fine hanno sostenuto i calciatori e gli allenatori partecipando numerosi sia agli allenamenti che alle partite giocate sia in casa che in trasferta con sacrificio e grande affetto”.

Quali sono state per te le cause della retrocessione?

“La maggior parte della responsabilità è da attribuire alla società, in particolar modo al suo presidente e ad alcuni dirigenti maggiori che a mio avviso non sono stati all'altezza di gestire la vendita di alcuni giocatori troppo importanti per la squadra e l'acquisto di altri che si sono rivelati di capacità tecniche inferiori alle aspettative e con scarso attaccamento ai colori rosso-blu”.

Il Bologna non è in B da circa 10 anni. che effetto farà tornare in cadetteria?

“Per me, ma come per tutti i tifosi rosso-blu, la discesa in serie b è stata vissuta con grande tristezza e delusione. Nonostante questo rimaniamo stra carichi per appoggiare e stimolare la nostra squadra del cuore a dimostrare che questa città e soprattutto tutti noi tifosi meritiamo di vedere partite di livelli maggiori. Per questo non vedo l'ora che riinizi il campionato per portare il mio supporto a questa nuova squadra”.

Come ha preso la Serie B il popolo bolognese?

“Il popolo bolognese, mi riferisco in particolare a coloro che hanno a cuore la squadra del Bologna, nonostante molto deluso e amareggiato, ogni qual volta si presenta l'occasione di dimostrare l'attaccamento alla squadra manifesta la grande carica e la grande voglia di far sentire ai calciatori e allo staff tecnico la sua passione. Ciò è, per esempio, accaduto recentemente durante l'ultima apparizione della squadra e dell'allenatore rosso-blu che in piazza maggiore sono stati accolti calorosamente da una grande folla di tifosi”.

Propositi per la nuova stagione?

“Vincere, vincere e vincere. Ovviamente per ottenere ciò sarebbe necessaria una buona gestione del calciomercato estivo che ci permetterebbe di costruire una squadra all'altezza, non solo della categoria, ma anche in grado di poter tentare fin da subito la veloce risalita verso la Serie A”.


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