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LADY B CON... IRENE SPIGA

di Christian Schipani

Il tour di Lady B continua. Dopo aver accontentato i tifosi del Brescia, questa volta tocca a quelli del Padova. Irene Spiga è la prossima ospite della rubrica Lady B. Lei è la dolce metà di Luca Mazzoni, estremo difensore dei biancoscudati. Irene si racconta a TuttoB.com, parlando di lei e del suo matrimonio col portiere dei veneti.

Irene, come hai conosciuto Luca?

“Ho conosciuto Luca alla fine del 2008 a Livorno, in un posto dove solitamente andavo a fare l’aperitivo. Io ero appena tornata dall’erasmus della laurea, lui era reduce dalle stagioni passate fra Lecco e Pavia”.

Amore a prima vista?

“Se devo essere sincera si, per me lo è stato. Penso anche per lui, ma non credo che lo ammetterà mai, nemmeno sotto tortura”.

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?

“Luca, in primo luogo, mi ha colpito per la prestanza fisica. Mi piacciono i ragazzoni, è alto e con le spalle larghe. Ho sempre pensato che mio marito dovesse essere così, con questo senso di protezione. Conoscendolo è stata la sua personalità e intelligenza a prendere il sopravvento, diciamo che spesso mi accorgo che alla fine di un discorso ha sempre ragione lui. spesso, ma non sempre”.

Luca Mazzoni fuori dal campo, com’è?

“Ha una sola personalità, bella e forte. quello che si intravede in campo lo si vede anche fuori, magari in casa è più malleabile ed a volte lo riscopro burlone e mi meraviglio anche io (ride ndr.).

Il difetto di Luca?

“E’ un cocciuto testone che quando si arrabbia non vuole ascoltare ragione”.

Ed il suo pregio?

“Ne ha tanti, Luca quando lo si conosce davvero è una bellissima persona. E’ fedele nei rapporti umani, è intelligente. È forte caratterialmente, ma nasconde una grande sensibilità”.

Luca Mazzoni a casa, cosa fa? Ti aiuta nelle faccende domestiche?

“Mi viene da sorridere (scherza ndr.). Lo ammetto, io non sono la casalinga perfetta, anche se da quando lo conosco cerco di darmi da fare. solo che lui crede di essere ordinato e diciamo che lo è per il 50% del tempo. Se entrate in casa, tutti gli oggetti che ci sono in giro sono di Luca. Ci sono chiavi dell’auto che puntualmente perde, calzini e fogli di merendine”.

Come trascorrete il tempo libero?

“Adesso che non siamo a Livorno, se abbiamo qualche giorno libero torniamo a casa dalla famiglia e poi li abbiamo un ristorante con Andrea Luci, capitano degli amaranto. In alternativa, ci piace guardare un film, History Channel o serie tv. Se sono belle giornate usciamo volentieri”.

La cosa più dolce che Luca ha fatto per te?

“Sai che non mi viene in mente una cosa in particolare? Non lo dico con rammarico, io e Luca non siamo i classici romanticoni, come si suol dire. Penso che comunque la cosa più bella che lui faccia ogni giorno per me è starmi vicino e sostenendomi in qualsiasi cosa. Mi piace guardare più alla sostanza che alla forma, Luca è un ragazzo sul quale puoi contare sul serio, uno che si sa prendere le sue responsabilità. Non ti senti mai in bilico e questa per me è una forma d’amore”.

Tu e Luca vi siete già detti di “si”…

“(ride ndr) Si, ci siamo sposati il 20 giugno del 2010, dopo un anno e mezzo che stavamo insieme. Abbiamo fatto presto, nell’agosto 2012 è arrivato il piccolo Brando”.

Ma Irene cosa fa nella vita di tutti i giorni?

“Io studio, ho deciso di seguire il mio sogno professionale quando avevo già 26 anni. mi sono laureata tre anni fa in marketing per le imprese, ma presto ho capito che quel mondo non fa per me. Adesso sono laureanda in psicologia clinica presso la facoltà di medicina a Pisa. Seguendo Luca e con un figlio non è semplice, ma riesco ad essere in pari anche perché la voglia e la passione è tanta. Mi specializzerò in psicopatologia clinica della devianza”.

Come vi trovate a Padova?

“Personalmente mi trovo davvero bene. qua ho trovato delle bravissime ragazze, tra le quali Barbara Iori che già conoscevo, Martina Legati, che purtroppo è andata a Carpi, e Barbara Santacroce. Inoltre, Padova è una città bellissima, ricca di storia e di cultura. Mi trovo proprio a mio agio, Luca è dello stesso parere. L’unica cosa che ci manca, a lui un po’ più di me, è il mare”.

Cosa pensi della tifoseria biancoscudata?

“Padova è sempre stata una piazza di pari valore, per cui la tifoseria è orgogliosa della propria storia ed in questo momento di difficoltà non sono mancati gli attestati di fiducia nei confronti di Luca. Questa tifoseria lo ha accolto benissimo e ne sono davvero felice, meritano davvero tutto l’impegno e la grinta di Luca”.

Come vivi la partita all’Euganeo quando gioca Luca?

“Indipendentemente da dove giochi Luca, io sono la sua prima tifosa. Mi piace il calcio, soprattutto mi esalto quando Luca gioca bene. negli anni mi sono anche specializzata nel ruolo del portiere, con i miei vuoti ancora da colmare ovvio. Questo perché giudicare un estremo difensore è davvero difficile ed a volte senti dire certe castronerie”.

Come commenti la stagione di Luca e del Padova?

“Diciamo che Luca viene da un anno davvero importante. L’anno scorso, insieme a tutti i suoi compagni, si è guadagnato la Serie A sul campo e le aspettative, anche per questa stagione, sono quelle di fare un bel campionato. Il Padova sta riscontrando delle difficoltà che sulla carta nessuno si poteva immaginare. Sono convinta, però, che non è ancora detta l’ultima parola. I biancoscudati sono una buona squadra e ci sono stati dei cambiamenti, delle scosse che porteranno a delle risposte positive da parte di tutti. La salvezza è a portata di mano”.

Quando Luca prende gol come torna a casa?

“Quando Luca prende gol solitamente si arrabbia, però quando la rabbia scende rivediamo e analizziamo insieme la rete subita”.

In casa Spiga-Mazzoni si parla di calcio?

“Si, parliamo di calcio. E’ un po’ difficile non farlo, volente o nolente è la vita di Luca e molte cose, situazioni incidono anche sull’andamento familiare. Diciamo che abbiamo trovato il nostro equilibrio, ma il calcio è il nostro terzo partner”.


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