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Virtus Lanciano, Piccolo: "Non sarà facile battere la Salernitana"

di Luca Esposito

Tra i calciatori della Virtus Lanciano che faranno parte dei convocati di D’Aversa c’è anche quello che forse è l’ex meno noto rispetto alla Salernitana: Antonio Piccolo non è mai arrivato a giocare nella prima squadra granata, ma è un attaccante che era considerato già all’epoca un prospetto, e solo il fallimento della vecchia società di Aliberti fece cambiare totalmente anche la sua storia. Seguirono poi tappe differenti come Piacenza e come appunto Lanciano, per questo classe 1988 che potrebbe anche scendere in campo. Ma come arriva il Lanciano dopo la sconfitta patita a Brescia? TuttoSalernitana.com l’ha chiesto proprio a lui, Antonio Piccolo.

“Arriviamo da una sconfitta, a nostro avviso immeritata per come è maturata, e dobbiamo essere bravi noi a trovare la forza e le giuste motivazioni per mettere da parte la gara del Rigamonti e di partire con il piede giusto. In effetti l'unico rischio è quello di risentirne più a livello caratteriale che fisicamente. Ovvio che faremo di tutto per fare risultato davanti ai nostri tifosi”.

Nella partita di Brescia che cosa non ha funzionato e che cosa invece salverebbe?

“Ovviamente non salvo gli episodi che ci hanno portato a quel risultato e la non tranquillità che ci ha fatto rimanere con un uomo in meno. Salvo invece l'atteggiamento, la grinta e la voglia di poterla recuperare”.

Tre partite in otto giorni fino a che punto possono farsi sentire nelle gambe dei giocatori?

“Si fanno sentire soprattutto oggi che siamo a metà girone di andata, avendo già speso tantissimo: per fortuna abbiamo una rosa ampia e qualora il mister dovesse decidere di 'far stare seduto' qualcuno, chi lo sostituirà sarà certamente motivato a dare il massimo”.

Al Biondi fate risultato e la vostra porta resta imbattuta, fuori casa ciò non succede. Come mai questo rendimento così differente tra le partite interne e quelle esterne della vostra squadra?

“Credo che non sia un problema di rendimento, perché alla fine usciamo dal campo sempre tra gli applausi e i complimenti per come abbiamo affrontato la gara: come ho detto prima ritengo siano stati gli episodi che ci hanno condizionato soprattutto fuori casa; i due rigori contro il Brescia, l'eurogol  del Bari... Insomma, speriamo che presto la ruota giri”.

La Salernitana che avversario è secondo il suo punto di vista? Sabato è riuscita a non perdere con il Cesena.

“Non faccio nessuna scoperta particolare se dico che la Salernitana ha un ottimo organico e che dopo un promettente precampionato e l'inizio della Serie B è in crisi di risultati, ma non di gioco. E' una squadra forte che probabilmente è stata solo sfortunata in alcune circostanze che poi non hanno permesso di mettere punti in cascina”.

Avete gli stessi punti in classifica voi e la Salernitana, è d’accordo nel considerare questa partita uno scontro diretto?

“La classifica dice questo: ma credo che la B sia un campionato così lungo e difficile che non si è ancora delineata la graduatoria. E' ancora tutto da vedere”.

Ci viene in mente tra l’altro che lei ha fatto parte, quando era un ragazzo, proprio delle giovanili della Salernitana. Che cosa le resta di quel periodo?

“Un periodo bellissimo della mia vita: come può esserlo solo il periodo in cui sogni di diventare un calciatore e ti fanno firmare a 16 anni il primo contratto. E poi ho ancora tanti amici a Salerno che mi vogliono bene”.

Ma c’è mai stata per lei la possibilità di tornare a Salerno anche con la nuova società?

“Come ho detto già quest'estate a un vostro collega, c'è stato un interessamento insieme a quello di altre squadre, ma ho scelto di rimanere a Lanciano”.


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Lunedì 23 Dicembre 2024