ESCLUSIVA TB - Boscaglia: "Squadre importanti e rose competitive, sarà dura per tutti. Palermo tra le favorite, Brescia da playoff. Mercato? Mi aspetto qualche colpo prima del gong. Con Antonini il Trapani può ritrovare la B"
Il grande carrozzone della Serie B riparte questa sera (20.30) con Brescia-Palermo, anticipo della 1a giornata. Per addentrarci nella nuova stagione abbiamo interpellato Roberto Boscaglia, doppio ex della sfida del ‘Rigamonti’.
Mister, che Serie B si prospetta?
“Come sempre, un campionato estremamente difficile. Ci sono tante squadre importanti, blasonate e di grande prestigio, con rose molto competitive, quindi ogni partita sarà una battaglia. Non esistono risultati scontati. Sarà una stagione complicata un po’ per tutti, sia in testa che in coda alla classifica, e credo che playoff e playout si decideranno solo all’ultimo minuto dell’ultima partita”.
In qualità di doppio ex, come legge Brescia-Palermo?
“Si affrontano due squadre forti che ho allenato, quindi da ex di turno dico che non ho preferenze. Il Palermo, naturalmente, è una società molto importante e ha costruito una rosa fortissima per puntare a vincere il campionato. Lo stesso Brescia ha fatto un'ottima pre-season, e considerato anche quanto di buono ha mostrato l’anno scorso con Maran ritengo che sia proiettato verso la zona playoff. Tranquillamente.
Detto ciò, essendo la prima partita di campionato il risultato è aperto, quindi non c’è una favorita. Sicuramente però sarà una bella sfida perché in campo c’è tanta qualità”.
Quali le favorite per la promozione?
“Sono 4-5. Certo, chi retrocede dalla A ha qualcosina in più, quindi Frosinone e Sassuolo in primis possono dire la loro in maniera forte e determinante. E poi le squadre che già l'anno scorso hanno fatto bene, tipo la Cremonese, o che vengono da un campionato poco brillante nel quale hanno deluso le attese, penso alla Sampdoria e, come detto, al Palermo. Che sicuramente saranno lì a lottare. Non mancherà anche qualche outsider”.
Chi, finora, si è mosso meglio sul mercato?
“Diciamo che non ci sono stati colpi eccezionali… Le squadre, grossomodo, sono rimaste quelle dello scorso anno, non ho visto cambiamenti radicali. Questo significa che ci sarà una continuità tecnico-tattica importante. Sicuramente prima della fine del mercato dobbiamo attenderci qualche colpo di spessore, però ad oggi credo che le squadre che hanno fatto bene nella passata stagione potranno fare bene anche quest’anno”.
Scendiamo di categoria. Il nuovo corso inaugurato dal presidente Antonini può emulare l’impresa del Trapani che, con lei alla guida, centrò per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie B?
“La gestione attuale è profondamente diversa da quella Morace, quando c’ero io, perché in quegli anni noi non partivamo coi favori del pronostico; allestivamo squadre per disputare buoni campionati, certo, ma poi ci ritrovavamo sempre lassù, a lottare per vincere. Mentre l’anno scorso in D e soprattutto quest’anno in C il presidente Antonini ha investito risorse notevolissime. Egli ha dichiarato che vuole disputare un campionato di vertice per cercare di vincere direttamente, o comunque tramite i playoff. Parliamo di un presidente importantissimo, che sta facendo grandi cose non solo per il calcio ma anche per il basket cittadino. Antonini ha le idee chiare e chi va a Trapani sa che sposa un progetto ambiziosissimo. Quindi la situazione odierna rispetto a quella del periodo mio è completamente diversa. Comunque sia, l’obiettivo che si prefigge la società attuale è, come dicevo, la Serie B. Da raggiungere nel più breve tempo possibile. E io auguro loro di riuscirci perché la città di Trapani e la tifoseria granata meritano di ritrovare quel palcoscenico”.