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ESCLUSIVA TB - Carpi, Romagnoli: "Vi svelo i nostri segreti. Zeman maestro di calcio"

di Redazione TuttoB.com

Se c’è una cosa che al Carpi proprio non manca, è la difesa “tutto fare” che oltre a proteggersi dalle incursioni avversarie si è rivelata anche in grado di andare in gol. Giocatori come Gagliolo e Romagnoli, entrambi a segno nell’ultima gara contro il Cittadella, hanno ormai acquisito esperienza e sono diventati indispensabili per questa squadra che continua a confermarsi la migliore del campionato cadetto. Il mese scorso il giocatore ligure ci aveva rivelato quanto fosse importante raggiungere prima di tutto la salvezza senza pensare alla vetta. Oggi invece, il numero 21 di Cremona ci spiega come sia fondamentale rimanere coi piedi per terra anche al piano più alto e di quanto Mister Zeman gli abbia trasmesso nella sua avventura nel Pescara delle meraviglie.

Carpi capolista solitaria della B con 28 punti. Qual è il segreto di questa squadra? C’è qualcuno o qualcosa di cui non potete fare a meno?

“Sono tre i segreti di questa squadra e allo stesso tempo, sono le cose di cui non possiamo fare a meno: l'atletismo, la gran fatica che si fa in allenamento e l'unione del gruppo”.

Cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei partite. E’ stata la partita col Bologna, che come risaputo ha grandi obiettivi, ad avervi fatto capire quanto potete essere competitivi?

“C'era già una consapevolezza da parte nostra, ma Bologna é stata una dimostrazione in più. Quella di Lopez é una squadra forte, ma noi ce la siamo giocata alla pari senza timori reverenziali”.

Pensi che il Carpi abbia le carte in tavola per restare ad alti livelli lungo tutta la stagione? Cosa si deve mantenere per farlo?

“Noi non pensiamo più in là della prossima partita, adesso avremo il Brescia e sarà importante continuare nel nostro momento positivo per immagazzinare più punti possibili in questa fase positiva del nostro campionato”.

Invece c’è ancora qualcosa su cui si deve lavorare? Quello che magari è il punto debole.

“Un punto su cui dobbiamo lavorare c’è. Per proseguire su questa striscia positiva di risultati infatti sarà necessario migliorare nella gestione della palla in fase offensiva e nella rifinitura di alcune delle tante ripartenze che costruiamo”.

Vi aspettavate di raggiungere risultati del genere dopo soli due mesi? Merito anche dell’esperienza derivata dalla passata stagione in questo campionato?

“Sicuramente i risultati di quest'anno sono anche figli del lavoro dell'anno scorso, siamo tutti più consapevoli dei nostri mezzi. Ci conosciamo e chi doveva pagare lo scotto del salto di categoria l'ha fatto nella scorsa stagione”.

 Cos’è cambiato dallo scorso anno?

“Oltre ad una squadra costruita su un'idea precisa di calcio c'é maggiore consapevolezza nei nostri mezzi”.

Parlando invece di te, facciamo un salto nel passato. Dopo i primi passi con la Cremonese hai vestito la maglia del Milan con cui hai vinto il Campionato Allievi nel 2007, la Coppa Italia Primavera nella stagione 2009-2010 e sei stato convocato in prima squadra. Crescere in un settore giovanile di questo calibro ti ha aiutato a formarti come giocatore professionista e a trovare spazio nel calcio che conta? Dopo Foggia sei sbarcato a Pescara..

“Non ho la controprova di come sarebbe potuta essere la mia carriera senza passare da un settore giovanile importante, ma sicuramente al Milan ho avuto ottimi insegnanti di calcio. É stato un aiuto importante per me”.

A proposito del club abruzzese, la squadra delle meraviglie di Zeman, nella quale hai giocato, aveva fatto innamorare appassionati e addetti ai lavori. Cosa ti rimane della stagione 2011-2012? E che cosa ti ha trasmesso il boemo? Negli ultimi anni, anche con la nuova avventura al Cagliari, si è fatto conoscere anche per il coraggio nel “rischiare” a dare fiducia ai giovani dai quali poi è stato quasi sempre ripagato.

“Di quell'anno rimangono tanti insegnamenti sia a livello umano che tecnico. E poi un ricordo di un'annata irripetibile giocando un calcio che raramente si vede. Zeman é un maestro, che insegna tanto e c'é tanto da apprendere da lui, soprattutto per i tanti giovani a cui dà sempre grande fiducia”.

 

nicole gomena 


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