ESCLUSIVA TB - Carrarese, il ds Pasciuti: “Con la Torres vittoria spartiacque, la Juve Next Gen l’osso più duro. Calabro? Numeri pazzeschi, presto un biennale. La B è un sogno, abbiamo fatto la storia. Sulla rosa…”
La Serie B ritrovata a distanza di 76 anni dall’ultima apparizione, un risultato storico, un capolavoro assoluto che affonda le radici nella sapiente pianificazione di un club che non ha lasciato nulla al caso. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Iacopo Pasciuti, direttore sportivo della Carrarese.
Direttore, una promozione che parte da lontano.
“Sì, perché già da diverse stagioni stavamo facendo bene. L’anno scorso siamo stati la miglior quarta, salvo poi venire eliminati al secondo turno dei playoff, mentre quest’anno la miglior terza e abbiamo vinto i playoff”.
Con l’avvento di mister Calabro, pare di capire, c’è stato quello switch mentale che ha consentito alla squadra di fare il salto di qualità.
“Non eravamo contenti della prima parte della stagione, malgrado il record di punti in un girone della storia della Carrarese; potevamo fare di più e meglio sul piano del gioco e delle prestazioni. Abbiamo deciso di cambiare allenatore e le cose sono oggettivamente migliorate. La scelta ci ha premiato perché con Calabro abbiamo fatto un record di punti pazzesco, raddoppiato i gol realizzati e battuto le squadre di vertice; poi nei playoff si è creata quella magia che ci ha portato a conquistare la promozione”.
Qual è stata la gara spartiacque della stagione?
“Quella vinta 5-1 contro la Torres. Lì abbiamo acquisito la consapevolezza di non aver nulla da invidiare alle prime due della classe. Siamo cresciuti tanto, grazie a una nuova mentalità e un diverso modo di interpretare le partite”.
L’avversario più ostico ai playoff?
“Sicuramente la Juve Next Gen. Sono state due partite difficilissime perché loro sono davvero bravi, pieni di talento, tecnicamente dotatissimi e vanno ai duemila. Solo una squadra forte come la Carrarese poteva batterli”.
Al netto delle pesanti defezioni accusate dal Vicenza nella doppia finale, la Carrarese è parsa più brillante fisicamente al contrario di un Lane piuttosto spremuto.
“Sì, abbiamo disputato due partite notevolissime per personalità, convinzione e mole di gioco. Bravo mister Calabro a ruotare 3-4 giocatori, sfruttando anche le squalifiche degli avversari. Siamo arrivati in finale nelle migliori condizioni fisiche, merito dello staff tecnico e soprattutto dei preparatori”.
Che cosa rappresenta per la città di Carrara la Serie B a distanza di 76 anni dall’ultima apparizione?
“È un sogno, un risultato storico che resterà negli annali. Ancora non ce ne stiamo rendendo conto… Siamo felici, fieri e orgogliosi di aver regalato una gioia immensa alla nostra gente. L'altro ieri i giocatori hanno sfilato per le vie della città a bordo di un pullman scoperto ed è stato bello vedere tanti tifosi, inclusi bambini e anziani, commossi per questa promozione”.
L’Arena Garibaldi di Pisa sarà la casa pro-tempore della Carrarese, in attesa che si completino i lavori di adeguamento dello stadio dei Marmi alla nuova categoria.
“Sì, abbiamo indicato lo stadio di Pisa come campo dove disputare le partite casalinghe. Detto questo, l’amministrazione comunale di Carrara si è impegnata a completare in 90 giorni i lavori di adeguamento dell’impianto cittadino. Dalle informazioni in nostro possesso, non sarebbero necessari interventi strutturali bensì solo migliorie facilmente realizzabili. L’obiettivo è quello di rientrare in possesso del nostro stadio il prima possibile, l’ideale sarebbe disputare all’Arena Garibaldi solo le prime 2-3 partite interne. Nel frattempo desidero ringraziare il Pisa Sporting Club e l’amministrazione comunale di Pisa per l’ospitalità”.
Mister Calabro non si muove. Di certo, però, l’organico andrà puntellato per reggere l’urto di una Serie B che si annuncia dura come il marmo.
“Con la promozione è scattato il rinnovo automatico per mister Calabro, ma presto ci incontreremo per sottoscrivere un biennale: siamo già d’accordo su tutto. Quanto alla rosa, faremo le dovute valutazioni, tenuto conto della difficoltà del nuovo campionato, imbottito di squadre forti e blasonate, ma anche del regolamento sulle liste. L’idea è quella di mantenere il gruppo della promozione, integrandolo ovviamente con elementi funzionali alla categoria”.