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ESCLUSIVA TB - Criscitiello: “Bari, difficile ripartire dopo la botta. Parma, è l’anno buono. Samp deludente, ma l’alternativa era la D. Bonazzoli a Lecco? Scelta coraggiosa...”

di Marco Lombardi
Criscitiello

Il Bari che non ha ancora assorbito l'atroce beffa playoff, il Parma che ha indovinato l'anno buono, la Samp che delude e il Lecco che scommette su Bonazzoli. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia nonchè presidente della Folgore Caratese. 

Direttore, condivide la decisione del Bari di silurare Mignani? La squadra è davvero più forte di quella dell’anno scorso, come sostiene il ds Polito?

“Il problema principale del Bari sta nel fatto che non è assolutamente facile superare in pochi mesi la beffa del 94° contro il Cagliari che è costata ai biancorossi la Serie A. Può essere Mignani, Ancelotti o Simone Inzaghi, ma il colpo inevitabilmente lo accusi. Detto questo, il Bari non ha un problema di squadra più o meno forte, fermo restando che per me non è forte come l’anno scorso; Polito ha fatto un buon lavoro, ma quando incassi una botta psicologica del genere poi fai fatica a ripartire”.

Parma, Palermo e Venezia: sono queste le principali candidate alla promozione, oppure altre potrebbero inserirsi?

“Per me il Parma ha indovinato finalmente l’anno, potendo contare sull’allenatore adatto. Il Palermo è una squadra forte, nonostante io nutra tuttora qualche dubbio su Corini. Quanto al Venezia, può essere una sorpresa”.

Catanzaro mina vagante? Può emulare il Sudtirol della passata stagione?

“Il Catanzaro non è una mina vagante perché ha un grande direttore, un ottimo allenatore e una squadra forte. Quindi può fare come il Sudtirol e anche meglio”.

Sampdoria deludentissima: mercato inadeguato, tecnico inadatto a un campionato da battaglia come la Serie B, o entrambe le cose?

“Sì, deludente. Purtroppo ha avuto grossi problemi, però sforziamoci di vedere il lato buono della medaglia. Quello migliore. L’alternativa sarebbe stata fare la Serie D, e invece la Samp sta facendo la Serie B. Molto probabilmente non salirà in A perché la squadra fatica parecchio, ma questo era preventivabile. Adesso si tratta di sistemare la società per il futuro, e penso che Radrizzani abbia già compiuto importantissimi sforzi: già il fatto di non essere ripartiti dai dilettanti è un grande gesto a livello imprenditoriale”.

Che ne pensa della Ternana del post Bandecchi?

“Sinceramente non la so giudicare…”.

Il Lecco ha esonerato l’esordiente Foschi e, dopo aver sondato tanti tecnici di categoria, ha affidato la panchina a Bonazzoli: non le pare paradossale?

“L’avvicendamento mi ha un po’ sorpreso perché conosco il presidente Di Nunno e ritengo Foschi un allenatore bravo e capace. Bonazzoli mi fa un po’ specie essendo uno degli allenatori che avevano proposto alla mia Folgore Caratese, ma in Serie D. Trovarlo dopo tre giorni in Serie B sicuramente fa un certo effetto, però se Di Nunno ha deciso così significa che ha preferito responsabilizzare lo staff tecnico interno, prendendo un allenatore pur senza esperienza. È una scelta forte e coraggiosa. Ci sta”.    

Quale il giocatore, finora, più interessante proposto dalla Serie B?

“Il ‘mio’ Rachid Kouda. Che malgrado lo Spezia non stia andando bene, sta mostrando qualcosa di buono. E vedrete che presto arriverà in Serie A”.

 

     


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