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ESCLUSIVA TB - Leone: “Ternana in C una ferita aperta. Venezia-Cremonese finale annunciata. Dispiaciuto per Di Francesco, la sfortuna lo perseguita. Diakitè? Vi dico tutto... Che Serie B l’anno prossimo”

di Marco Lombardi
Leone

L’amarezza per la retrocessione delle Fere in Serie C e il rebus playoff, le lacrime di Di Francesco, la scoperta di Diakitè e la voglia di ripartire al più presto. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Luca Leone, già direttore sportivo tra le altre di Pescara e Ternana.      

Con la retrocessione della Ternana, l’Umbria sparisce dalla mappa della Serie B. Adesso per il club rossoverde è tutto da rifare e non sarà affatto facile riemergere dalla C...

“Per me è una ferita aperta, dopo che eravamo riusciti a riportare Terni in Serie B e a tenercela. Un vero peccato per la società, i giocatori e la piazza. Sono molto dispiaciuto”.

Il Bari ha salvato la faccia in extremis, ma quella dei biancorossi resta una stagione fallimentare...

“Hanno pagato il rocambolesco epilogo dei playoff dell’anno scorso. Era difficile ripetersi, innanzitutto per la difficoltà di rimpiazzare tre pilastri (Caprile, Folorunsho e Cheddira) accasatisi in Serie A, e poi perché l’annata è stata funestata dagli infortuni. Tanti problemi che, sommati ai ripetuti avvicendamenti in panchina, hanno fatto sì che il Bari risultasse la sorpresa in negativo del campionato. Però parliamo di una piazza molto importante, che si rialzerà presto”.

Cremonese-Venezia finale playoff annunciata?

“Sì. Tempo fa ebbi a dire che le quattro squadre più forti erano Parma, Como, Cremonese e Venezia. Meriterebbero di salire tutte, purtroppo una resterà delusa. Detto ciò, Cremonese e Venezia si equivalgono, sono compagini molto forti e ben allenate; azzardare pronostici è complicato. Io poi ho tanti amici sull’uno e sull’altro fronte, per cui mi auguro solo che vinca chi lo meriterà di più”.    

Dalla C, invece, chi potrebbe spuntarla alla lotteria dei playoff?

“Anche questo è un rebus… Sono arrivate in semifinale le squadre più accreditate, espressione di società importanti che hanno investito bene. Ma i playoff di Serie C sono un terno al lotto, un altro campionato: sono lunghissimi e c’è bisogno di rose profonde. E poi dipende molto dalle condizioni psico-fisiche in cui ci arrivi…”.

Nell’ultimo turno di Serie A le lacrime di commozione di Sir Claudio Ranieri, che ha detto addio al Cagliari e alle panchine di squadre di club, hanno preceduto quelle di disperazione di Eusebio Di Francesco, a pezzi per la retrocessione del suo Frosinone: un epilogo inatteso per i ciociari…

“Mi dispiace tanto per Eusebio e il suo staff, non meritavano questo finale. Il Frosinone ha giocato un bel calcio, proponendo alla ribalta giovani interessanti e di grande prospettiva. Lui poi è una persona straordinaria, di grande spessore, e un ottimo tecnico. Purtroppo negli ultimi tempi la sfortuna lo sta perseguitando. Ripeto, sono dispiaciuto per lui, che conosco bene e con cui ho lavorato in passato.

Quanto a Ranieri, che dire, sappiamo bene ciò che ha dato al calcio italiano e non solo. Il suo addio ha commosso tutti. È una persona speciale”.

Si aspettava che Diakitè, da lei portato a Terni, fosse subito così performante a Palermo?

“Salim ha qualità fisiche straordinarie, persino di categoria superiore. A Terni avevamo aspettative importanti su di lui. Lo prelevai dal Teramo, ma lo seguivo già quando ero a Pescara e lui all’Agnonese in D. È un giocatore che può ricoprire più ruoli, dal terzino destro al centrale difensivo, ha tanta velocità nel recupero e un grande passo. Se migliora tecnicamente e tatticamente, può fare bene anche in Serie A”.

Frosinone, Sassuolo, Salernitana...: che B si prospetta per l’anno prossimo?

“Dalla A sono scese società importanti, certo, ma bisognerà vedere se saranno capaci di assorbire immediatamente il contraccolpo della retrocessione; non è detto che riusciranno a risalire al primo colpo. Sono piazze deluse, servirà ricreare subito entusiasmo e i presupposti per vincere. Ad ogni modo, con la perdente della finale playoff tra Venezia e Cremonese, oltre a Sampdoria, Palermo, Bari e le tre retrocesse, sarà sicuramente una B di alto livello”.

Ha già avuto contatti con qualche club?

“Purtroppo no, sono in attesa di proposte perché ho tanta voglia di tornare in sella. È la prima volta che resto fermo dopo 15 anni, non me l’aspettavo. Spero di ripartire al più presto”.   

          


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