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ESCLUSIVA TB – Semplici: “Sassuolo come il Parma dell’anno scorso: è di un altro spessore. Cremo, Samp e Palermo per il secondo posto; Pisa e Spezia un gradino sotto. Citta, annata storta. Tramoni? Lo ricordo a Cagliari..."

di Marco Lombardi
Semplici

La corazzata Sassuolo sulle orme del Parma, la bagarre per il secondo posto, i segnali di ripresa del Frosinone, l’annata storta del Cittadella e un talento in cerca di consacrazione. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Leonardo Semplici.   

Mister, il Sassuolo è destinato a ripercorrere le orme del Parma della passata stagione?

“Senz’ombra di dubbio, perchè ha valori assoluti: è la squadra con l’organico più importante, la più pronta e la favorita numero uno per la vittoria finale. Non mi spingo fino al punto di affermare che il Sassuolo farà un campionato a parte, ma ci andiamo vicino, anche perché sta dimostrando di avere uno spessore diverso dalle altre, nonostante siano state giocate solo dieci partite”.

Chi ha allungato il passo, con il cambio di guida tecnica, è la Sampdoria: 4 vittorie nelle ultime 5, malgrado una difesa evidentemente da registrare (14 gol al passivo).

“Credo che i blucerchiati lotteranno per il secondo posto insieme alla Cremonese e al Palermo. La Samp ha una rosa di spessore notevolissimo, soprattutto davanti dove il tandem Coda-Tutino è un valore aggiunto. Certo, c’è ancora da sistemare qualcosa, ma alla distanza la squadra è destinata a competere per la promozione diretta”.

Il Palermo, fin qui piuttosto balbettante e umorale, ha finalmente còlto la prima vittoria tra le mura amiche: può essere la svolta?

“La partenza non è stata delle migliori, sì, ma adesso che la squadra si è sbloccata in casa credo che potrà solo migliorare. Ci sono tutti i margini per risalire, costruendo una classifica consona agli importanti investimenti sostenuti dalla società e alle legittime ambizioni della piazza”. 

Tra le outsider in chiave promozione chi inserisce?

“Il Pisa e lo Spezia. Che però a questo punto è più corretto definire vere e proprie certezze. I nerazzurri perché sono partiti forte, mentre i bianchi dopo un’annata travagliata hanno trovato la forza e la continuità necessarie a lottare per la promozione”.  

Scorrendo la classifica, sorprende (in negativo) il Cittadella, affossato da numeri impietosi: i granata hanno la peggior difesa (con Cesena e Sudtirol) e il peggior attacco del campionato. È cambiato l’allenatore, ma la scossa, almeno per ora, non c’è stata: a Carrara è arrivata una sconfitta pesantissima (3-0).

“Non ho visto la partita, ma effettivamente il risultato è piuttosto eloquente… Dopo tanti anni in cui il Cittadella ha stazionato stabilmente nei piani alti della B, disputando in un paio di occasioni anche la finale playoff per la promozione in Serie A, può capitare un’annata storta. Però la società è solida e il direttore Marchetti è sempre stato abile, negli anni, a trovare i giocatori funzionali a disputare ottimi campionati. Probabilmente questa situazione complessa è figlia di un insieme di concause, ma credo che il Cittadella abbia i mezzi e la forza per poterne venire fuori, sebbene non sarà facile…”.

Il Frosinone fanalino di coda ora affidato a Greco in panchina, a dispetto dell’inferiorità numerica per quasi tutta la partita, è riuscito nell’impresa di frenare la corsa della capolista Pisa: è iniziata la risalita?

“Glielo auguro, perché è una società seria che, negli anni, ha fatto un lavoro straordinario. Spiace sicuramente per l’avvio di stagione, perché era stato impostato un lavoro finalizzato a ripartire dopo la retrocessione immeritata. In questi casi purtroppo è facile accusare un contraccolpo psicologico e, probabilmente, nonostante la bravura di Vivarini non si sono creati i presupposti per ripartire nella maniera giusta. Ora, con il cambio di allenatore, proveranno a risalire la china della classifica, anche perché il Frosinone è stato allestito per altri obiettivi…”.

Quali sono i giocatori del campionato cadetto che l’hanno favorevolmente impressionata?

“Guardo con interesse la Serie B e devo dire che ci sono diversi giocatori di grande prospettiva, tra i quali Tramoni del Pisa che ho allenato al Cagliari in Serie A. Altri, invece, sono già più affermati, per esempio Caso ora al Modena e che un paio di stagioni fa fece un grande campionato col Frosinone. La Serie B è sempre una grande vetrina per questi ragazzi, giovani e meno giovani, che hanno la possibilità di crescere e imporsi”. 

A proposito di Matteo Tramoni: che ricordi ha del talentuoso esterno offensivo còrso?

“Purtroppo quando c’ero io a Cagliari lui soffriva di pubalgia, quindi non l’ho quasi mai avuto a disposizione; tuttavia già all’epoca si parlava di questo ragazzino nel quale tutti intravedevano delle qualità importanti. Che prima a Brescia e poi ora a Pisa sta confermando”.

Quanto a lei, attende una chiamata dalla A o potrebbe accettare di ripartire anche dalla B?

“Mi auguro di trovare una società, di A o di B, che possa affidarmi il suo progetto in modo tale da rientrare e mettere a disposizione la mia esperienza e mentalità per migliorare la rosa che avrò a disposizione e raggiungere l’obiettivo prefissato”.    

  

 

 


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