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ESCLUSIVA TB - Torrente: "Bari, il quadro è positivo. Cremo, fidati di De Luca. Palermo da Serie A. La continuità di guida tecnica un valore aggiunto. Leoni? Mi impressionò subito, ha enormi margini di miglioramento”

di Marco Lombardi
Torrente

Il Bari che comincia a piacere, la Cremo che investe su De Luca, il Palermo grandi firme e l’astro nascente Leoni: di questo e altro ha parlato mister Vincenzo Torrente in esclusiva per TuttoB.com. 

Come valuta i primi movimenti di mercato del Bari?

“Sono arrivati giocatori importanti, grazie alla bravura di un ds esperto e preparato come Magalini. Il quadro, per ora, è positivo. Credo che l’obiettivo sia quello di disputare un campionato di vertice, come la piazza merita”.

Per aprire il lucchetto del mercato la Salernitana necessita, invece, di alleggerire un monte ingaggi insostenibile per la Serie B. C’è il rischio che i granata siano destinati a un campionato di transizione, come quello della Samp dell’anno scorso?

“Mi auguro vivamente di no perché Salerno è, come Bari, una piazza molto importante, con una tifoseria caldissima. Certo, il lavoro che spetta al ds Petrachi non è semplice, ciononostante confido che egli possa allestire una squadra competitiva per l’alta classifica”.

Parliamo della Cremonese: De Luca sarà in grado di non far rimpiangere Coda?

“Credo di sì, fermo restando che Coda è un bomber da doppia cifra assicurata. De Luca però è un giocatore di categoria che viene da una buonissima stagione: un acquisto di livello”.

Il Palermo, invece, con gli arrivi di Gomis, Henry, Nikolaou, Blin… sta costruendo una squadra in grado di assaltare la Serie A.

“Assolutamente sì. I rosanero erano già molto competitivi l’anno scorso e quest’anno vogliono migliorarsi. Sono una delle squadre che lotteranno per salire in Serie A, insieme a Cremonese, Bari, Samp e le retrocesse. Questo al netto del fatto che la B riserva sempre delle sorprese…”.

Appunto. La possibile outsider?

“Difficile, ora, individuarne una… Bisognerà aspettare la fine del mercato per avere un quadro della situazione più esauriente”.

Tre le neopromosse chi la convince di più?

“Sono molto curioso di vedere se Juve Stabia, Mantova e Carrarese, che hanno tutte confermato la guida tecnica, potranno fare bene anche nella categoria superiore. Non scopro certo l’acqua calda se dico che la continuità del progetto tecnico garantisce dei vantaggi: è un valore aggiunto. Il Cesena ha invece optato per l’avvicendamento in panchina, ma è rimasto il ds Artico che sta operando bene sul mercato per allestire una compagine consona ad una piazza importante”.

L’anno scorso, quando allenava il Padova, lei fece esordire in Prima squadra l’allora 16enne Giovanni Leoni, il promettentissimo difensore attualmente in forza alla Samp e in predicato di approdare all’Inter: era già così forte?

“È un ragazzo di prospettiva, con enormi margini di miglioramento. Lo vidi giocare con la Primavera e decisi di aggregarlo alla Prima squadra. Lo valorizzai in Coppa Italia, dove le sue eccellenti prestazioni da titolare non passarono inosservate all’occhio attento degli osservatori della Samp. Che lo prelevò. Io avevo già intravisto le sue potenzialità: è un giocatore dal futuro garantito. Sono molto contento di averlo fatto esordire e orgoglioso del suo percorso”.

Lei che se ne intende, avendo giocato una vita in Serie A e B, quali reputa i difensori più interessanti e futuribili in cadetteria?

“Ci sono diversi giovani, bravi e di prospettiva… Detto di Leoni, apprezzo molto Dalle Mura e Lucchesi, entrambi della Fiorentina e l’anno scorso in evidenza a Terni”.

   

 

   

   

 


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