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Il Giorno - Mantova, che peccato. Krstovic lancia il Lecce

di Marco Lombardi
Possanzini

Un Mantova tra luci ed ombre deve arrendersi 2-1 al Lecce e termina così il suo cammino al primo turno di Coppa Italia, pochi giorni dopo il successo sulla Torres. La squadra di Possanzini, complice anche l’emozione per il prestigioso appuntamento, parte contratta e quasi intimidita. I virgiliani non riescono a fare gioco e sono costretti a cercare di limitare i fraseggi dei giallorossi, che mettono in mostra la buona tecnica dei loro esterni. A complicare ancora di più l’avvio degli ospiti ci pensa l’utilizzo ripetuto della costruzione dal basso la quale, in realtà, finisce per creare più problemi che benefici ai biancorossi.

I virgiliani, infatti, non riescono a ripartire con azioni ben congegnate e consegnano più volte il pallone ai salentini. Il risultato si sblocca presto. La squadra di Gotti parte con decisione e dopo un paio di spunti di Krstovic, al 14’ Gaspar sfrutta le sue doti in elevazione per trasformare un angolo di Gallo nel vantaggio che premia il buon avvio. Nonostante lo svantaggio, Burrai e compagni non riescono a togliere l’iniziativa ai giallorossi, che continuano nella loro pressione. Dopo il 25’, però, il Mantova trova finalmente geometrie e convinzione.

La formazione di Possanzini riesce a mettere in difficoltà gli avversari e dapprima, al 40’, Mancuso costringe Falcone ad una non facile deviazione, mentre 2’ più tardi Maggioni “cancella“ un pareggio che sembrava ormai cosa fatta, mandando a lato una pregevole triangolazione con Burrai e Aramu. Un peccato che per poco i virgiliani non pagano subito a caro prezzo, ma al 45’ Festa si supera e nega a Dorgu il possibile raddoppio.

La ripresa, però, mette in bella mostra un Mantova più coraggioso. Gli ospiti soffrono ancora il gioco aereo dei salentini, ma al 28’ disegnano una splendida ripartenza e firmano con Bragantini la rete dell’1-1. La squadra di Possanzini, a questo punto ci crede, ma il Lecce torna in avanti con orgoglio e a 4’ dal termine Krstovic, sempre di testa, firma il raddoppio che condanna i biancorossi dai due volti.


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