RdC - Mandelli e Pagliuca, i mister della gavetta

"Mandelli e Pagliuca, i mister della gavetta", titola il Resto del Carlino.
Come si legge nell'articolo di Alessandro Troncone, "l’incrocio di domani a Castellammare offre una bella sfida nella sfida, dal significato sicuramente originale rispetto agli standard dei tempi moderni. Separati da una decina di anni d’età, Guido Pagliuca e Paolo Mandelli hanno in comune la figura di outsider della categoria, nel vero senso della parola. Non solo. Hanno in comune quel che spesso manca a tanti interpreti della panchina al giorno d’oggi: la gavetta. Straordinaria, letteralmente, quella dell’attuale tecnico dei campani. Lascia il calcio a 28 anni per un grave infortunio al ginocchio, inizia il suo percorso da allenatore nella sua città, a Cecina, seguendo le giovanili poi arrivando alla prima squadra in serie D. Da quel momento comincia un percorso lungo venti anni, con soddisfazioni che vanno dalla promozione tra i professionisti con il Borgo a Buggiano fino al miracolo Juve Stabia. Tra queste esperienze, c’è pure la Cremonese nel 2019-20 dove ricopre il ruolo di vice allenatore di tale Marco Baroni, oggi sorprendente con la Lazio.
Straordinaria pure quella di Mandelli - continua Troncone sulle colonne de il Resto del Carlino - ma, al contrario del collega, tutta govanile. Dopo una carriera da calciatore di ben altro livello, l’attuale allenatore del Modena è cresciuto e ha fatto crescere i ragazzi del Sassuolo dal 2003 (con una parentesi anche con la prima squadra, nel 2011, dopo l’esonero di Gregucci), poi la Primavera del Chievo, quella della Spal e infine quella del Modena, portata alla promozione in Primavera 2 [...]".