RdC - Modena, Bisoli torna dove ha fatto la storia. Di fronte Mignani, nuovo profeta
"Bisoli torna dove ha fatto la storia", titola il Resto del Carlino.
Due promozioni in A a Cesena per il tecnico canarino. Il suo rivale ha lasciato un buon ricordo in gialloblù.
Ci sono storie che sembrano scritte per poi essere raccontate. Lo è stata quella di Bisoli a Cesena. Due promozioni in serie A, un marchio di fabbrica difficilmente ripetibile e un’anima mai andata via da quella Romagna che ha saputo unire in lungo e in largo.
Venerdì tornerà lì dove ha costruito il mito e siamo certi, in fondo, proverà a trattenere a fatica la commozione. Stesso sentimento (anche se la storia ha consegnato, purtroppo per lui, ben pochi successi alla bacheca) che certamente proverà Michele Mignani, ultimo allenatore dell’era Sghedoni e, forse, ricordato non come avrebbe meritato.
Entrambi, stanno provando a riscriverla la storia. Il Cesena dell’ex tecnico canarino è tornato in B accompagnato da un entusiasmo incredibile e dalla freschezza di giovani il cui talento è noto in tutta Italia. Da Berti a Shpendi, davanti i bianconeri fanno paura e si candidano ad un ruolo da protagonista se riusciranno a sistemare i normalissimi problemi di adattamento alla categoria in fase difensiva. Quel che a Mignani, per altro, riesce meglio.
La storia modenese di Bisoli, invece, è iniziata nella burrasca dalla minaccia playout dello scorso aprile e nelle nubi di un avvio non ancora esaltante in questo nuovo campionato. La rosa, ora, ha tutto per essere ad immagine e somiglianza di un allenatore entrato nelle simpatie della gente per la sua genuinità e la sua passione, anche se adesso serve qualcosa in più dal campo. Si troveranno di fronte, i due, e il passato busserà alla porta di entrambi. Michele Mignani ha vissuto a Modena il periodo peggiore che il calcio (o meglio, il mondo intero) potesse offrire. Nel 2019 arriva e ribalta la crisi causata dagli scarsi risultati di Zironelli, portando i canarini a ridosso dei playoff che avrebbe potuto giocare ma la pandemia ci ha messo il carico e addio sogni di gloria. Non ha potuto godersi il calore della gente l’anno successivo, con gli stadi vuoti. Aveva nel girone tre corazzate come Perugia, Padova e Sudtirol, quel quarto posto fu oro, nonostante la macchia dell’eliminazione nei playoff per mano dell’Albinoleffe nei giorni in cui tutti i tesserati sapevano sarebbe cambiata proprietà, direttore sportivo e allenatore. Tatticamente vicini, Bisoli e Mignani. Uniti dal passato e dal presente. La storia sarà riscritta e c’è chi ne godrà. Con, nel cuore, le esperienze vissute [...].