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La Stampa - Addio a Schillaci, l’abbraccio della sua città: “Ciao Totò, figlio di Palermo"

di Marco Lombardi
Schillaci

"Addio a Schillaci, l’abbraccio della sua città: 'Ciao Totò, figlio di Palermo. Ci hai reso orgogliosi'", titola La Stampa. 

Il vessillo rosanero della curva Nord accoglie sul sagrato della Cattedrale la bara di Totò Schillaci, coperta della maglia numero 19 della Nazionale, traboccante di fiori e di sciarpe. «Palermo, Palermo, Palermo», scandisce il coro degli ultrà, mentre la folla esplode in un applauso fragoroso. «Ciao Totò, figlio di Palermo», recita lo striscione dei tifosi. E pazienza se lui, Totò Schillaci, il ragazzo cresciuto nel quartiere popolare del Cep e stroncato da una malattia a 59 anni, con la maglia rosanero non abbia mai giocato.

Lo ha fatto con quella del Messina, della Juve, dell’Inter, con la maglia azzurra nelle Notti magiche di Italia ’90 - si legge - poi pure con la maglia giapponese di Júbilo Iwata, dove andò nel 1994 a fine carriera, ormai fuori gioco dai grandi club italiani, primo giocatore italiano a militare nel campionato del Sol Levante.

Ma mai nella squadra della sua città, che adesso gli tributa gli onori che si rendono a un figlio, dall’alto e dal basso, dal popolo alle istituzioni [...].


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Sabato 23 Novembre 2024