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Parma, Iachini:" Contro il Perugia servirà velocità di testa e spirito"

di Christian Pravatà
Fonte: www.parmacalcio1913.com

 Alla vigilia del match contro il Perugia, in programma lunedì alle ore 20:30 allo stadio “Curi”, l’allenatore Beppe Iachini ha incontrato la stampa in videoconferenza dal Centro tecnico di Collecchio.

“La febbre? Ora sto meglio, era già successo qualche giorno prima della partita ma non mi andava di abbandonare e non essere in campo. Terminata la gara avevo la febbre alta e sono dovuto andare via, ora sto meglio”.

“Dobbiamo continuare a fare gare importanti sul piano della mentalità e fare il massimo per vincere in casa e fuori. La squadra lo sta facendo da diverso tempo con alterne fortune. Le ultime due gare le abbiamo perse, ma abbiamo avuto più occasioni degli avversari, concedendo pochissimo. In stagione abbiamo avuto diverse problematiche come l’assenza di Inglese per quattro mesi. Sul piano del gioco e della crescita dei giovani, la squadra è diventata squadra. Molti giovani si sono valorizzati. Alla nostra classifica mancano punti per quello che la squadra ha espresso sul campo. Quando sono arrivato c’era tanta pressione sui giocatori, un clima negativo e di insoddisfazione da parte dei tifosi. Lunedì, dopo la partita, i tifosi hanno applaudito la squadra riconoscendo l’impegno profuso per cercare di ribaltare la gara, a volte ce l’abbiamo fatta e altre no per l’assenza di alcuni giocatori in una determinata zona del campo”.

“Quando sono subentrato qui sapevo che c’era un certo programma di valorizzazione dei giovani e che bisognava riportare il Parma in Serie A in un percorso di un anno e mezzo. L’impegno era di mandare in campo una squadra organizzata, con spirito e atteggiamento. Il percorso è stato fatto giusto, anche se non mi sarei aspettato tante problematiche. Mai due volte di seguito ho potuto fare la stessa formazione. Addirittura abbiamo dovuto cambiare tanti giocatori tra una gara e l’altra, con elementi rimasti fuori troppo tempo. È un rammarico, non mi è mai successo. A Piacenza mi è capitato di arrivare quarto con Cacia che si infortunò a febbraio ed abbiamo avuto qualche rallentamento, ma le altre annate in cui siamo stati promossi le cose sono andate nel verso giusto. Il percorso, senza queste assenze, sarebbe stato più facilitato, ne sono certo per come oggi la squadra gioca e si riconosce. Abbiamo gettato le basi sulle quali lavorare per il futuro, se ne parlerà con la società finito il campionato. Mi sono trovato bene con tutti, vado avanti nel lavoro di crescita dei ragazzi. Giocare 10 gare con il terzo portiere sarebbe stato inimmaginabile, questo per capire la straordinarietà della stagione. Siamo stati sul pezzo fino in fondo, cerchiamo di onorare la stagione fino in fondo, facendo valutazioni”.

“Terminato il campionato ci metteremo seduti e capiremo le idee che ci sono. Le mie idee le ho chiare. Il lavoro e la valorizzazione dei giovani c’è stata, le basi sono state gettate. Le altre volte mi è riuscito di essere promosso da subentrante, ma è chiaro che le cose devono andare lisce in un certo modo. Il gruppo sa quel che deve fare, è unito. Il percorso è stato tracciato in base a quel che si è detto quando sono arrivato”.

“Gli infortunati? Buffon si è allenato con noi negli ultimi due giorni, se oggi va tutto bene è dei nostri. Con lui anche Benedyczak che rientra da una forte contusione subita col Como. Perdiamo Danilo per squalifica, Tutino ha avuto la febbre per quattro giorni, vediamo come sta oggi”.

“Ci sono state squadre blasonate che hanno fatto il doppio salto all’indietro. Magari questo accade per le aspettative alte. Parma e Crotone avevano iniziato la stagione per costruire squadre che arrivassero all’obiettivo anche con la valorizzazione dei giovani. Poi però la partenza non è quella giusta, arrivano problematiche, cambi perché le cose non vanno, i giocatori sentono la pressione e intraprendi un percorso diverso. Arriva la paura di sbagliare, c’è la non serenità davanti la porta come capitato a noi tante volte. Sono cose che accadono nel calcio. Non a caso ogni anno c’è una squadra sorpresa. Chi sale dalla C magari può andare in A perché viceversa ha entusiasmo. Rischi ce ne sono per tutte le squadre che retrocedono, il segreto è ripartire nel modo giusto con un progetto che possa portarti subito in posizioni di classifica che diano entusiasmo all’ambiente. Guardiamo in casa nostra, abbiamo centrato l’obiettivo di valorizzare i giovani nonostante le difficoltà, dando spirito e organizzazione. Ci mancano dei punti, ma non possiamo in pochi mesi recuperare quello che altri fanno in anni di programmazione”.

“Facciamo una gara per volta valutando i ragazzi e, in prospettiva, se uno può essere da Parma o meno anche in un progetto futuro. Conoscendo i ragazzi posso già sapere questo, ma sarà metro di valutazione anche quest’ultima parte del campionato”.

“Il Perugia è un avversario ostico, che non ti fa giocare, riparte con velocità. Dovremo essere veloci di testa e di spirito. Quando affronti una squadra così sarà importante non perdere palla in uscita e andare a costruire con velocità essendo più bravi negli ultimi 25 metri perché qui dobbiamo migliorare. Ci vorrà una grande partita, hanno un’identità precisa con entusiasmo per la stagione fatta finora“.

“Quando si è potuto abbiamo lasciato i ragazzi alla Primavera, anzi avrei voluto premiare qualche altro ragazzo: ce ne sono 3-4 che meriterebbero di esordire in Serie B, ma non ho potuto farlo per non togliere altri elementi alla Primavera. Quando si potrà, si lasceranno più ragazzi possibili che possano giocare e per favorire un loro risultato positivo. Quando non è stato possibile è perché certi giovani hanno dovuto lavorare con noi e sono cresciuti, è motivo d’orgoglio per noi tutti, per il Settore Giovanile, per la Società e anche per me, che dovunque sono stato ho sempre valorizzato tanti giovani e qui il percorso è stato tracciato“.


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Sabato 27 Aprile 2024