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La Nazione: "D'Angelo sfida Castori: allenatori a confronto"

di Marco Lombardi
D'Angelo

"D’Angelo sfida Castori, allenatori a confronto", titola La Nazione. 

Analisi dei due tecnici in attesa del Perugia all’Arena, tra visione del calcio, tattica e filosofia di gioco. Ecco l’approfondimento.

C’è quasi una generazione di differenza, carta d’identità alla mano, ma le idee tattiche e il modo di vivere la quotidianità al campo di allenamento e la partita un passo dietro alla linea del fallo laterale sono molto vicine. Luca D’Angelo e Fabrizio Castori – entrambi nati a luglio, 51 anni il primo e 68 il secondo – sono due tecnici che propongono sul rettangolo verde squadre intense, votate all’aggressione e alla pressione degli avversari fin nella metà campo offensiva, ma differenti nello sviluppo della manovra. L’allenatore nerazzurro spinge i suoi uomini a cercare il risultato principalmente attraverso il fraseggio e, come spesso ama sottolineare in sede di presentazione e analisi della partite, l’organizzazione del gioco. Entrambi lavorano con una punta centrale e due elementi a sostegno di questo terminale offensiva, ma mentre D’Angelo da un anno e mezzo a questa parte ha consolidato l’utilizzo della difesa a quattro, Castori non ha abbandonato la predilezione per la linea arretrata a tre.

Un altro punto di discontinuità tra il tecnico nerazzurro e il collega che siede sulla panchina umbra, invece, è relativo alla ricerca delle cosiddette "seconde palle": spesso il Perugia ricorre al pallone alto sui riferimenti offensivi per riciclare e sfruttare al meglio le respinte e le spizzate. Per questo motivo Castori un po’ troppo frettolosamente è stato etichettato come "catenacciaro": sarebbe più opportuno definirlo pragmatico.

Anche perché soltanto con una fase difensiva d’acciaio non si possono vincere tutti i campionati che ricadono sotto l’egida della Figc: il tecnico nativo di San Severino Marche ha trionfato dalla Terza Categoria alla Serie B, nel curriculum l’unica casella vuota – Serie A a parte, ovviamente – è quella della Seconda Categoria e in carriera vanta oltre 900 panchine. Nell’attuale stagione è il decano dei tecnici cadetti, mentre Luca D’Angelo può fregiarsi del record di militanza più lunga all’interno dello stesso club: le panchine ufficiali alla guida del Pisa sono infatti 192, un dato inavvicinabile per tutti e diciannove i colleghi e che risente della breve parentesi vissuta lontano dalla Torre tra agosto e settembre [...]. 


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