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Portogruaro, Lanzoni: "Spero di poter dare il mio contributo"

di Federico Errante
Fonte: portogruarosummaga.it

 

Un giovane già..esperto. E con i piedi ben saldi a terra. La partenza è stata sprint: Matteo Lanzoni, 22 anni, terza stagione in serie B, titolare fisso. Poi alcune difficoltà, l’innesto di nuovi giocatori, le classiche “chiocce”, e dal rettangolo verde è passato alla tribuna.

Matteo, una stagione da dimenticare?

Assolutamente no. Qui ho trovato compagni con tanti anni di calcio alle spalle che mi hanno dato consigli anche senza parlarmi, ma con l’esempio in campo. Quando ho avuto spazio ho cercato di fare sempre il massimo, spero di avere ancora la possibilità di farlo ancora per poter dare il mio contributo a questa squadra. Qui ho scoperto una realtà che mi lascerà benefici anche in futuro.

Spesso è dalle difficoltà che si cresce ulteriormente. Tu cos’hai imparato in più? Cosa c’è in più nel famoso bagaglio dell’esperienza?

Ho imparato a non dare nulla per scontato. E che appena ti rilassi un attimo c’è qualcuno dietro pronto ad aspettare un tuo errore, com’è giusto che sia, per prenderti il posto. Il calcio ormai è equilibrato, non esistono una favorita o una sfavorita. Bisogna giocarsela con tutti allo stesso modo.

Strada facendo, dopo le presenze da titolare a inizio stagione, al Portogruaro hai trovato una concorrenza molto agguerrita in difesa. Tra i tuoi compagni ce n’è uno in particolare che ti segue di più? Che ti da più consigli?

Uno in particolare no, tutti mi mostrano come si fa il calciatore. E mi danno pure consigli al di fuori dal campo di gioco.

Quali sono le tue caratteristiche tecniche principali?

Faccio un po’ più affidamento sulla forza e la fisicità anche se devo migliorare molto anche su questi aspetti.

Il tuo punto debole invece?

Penso di dover fare dei passi avanti soprattutto sulla tecnica: c’è tanto da fare.

A 22 anni hai già quattro stagioni di professionismo alle spalle: tre in serie B e una in Prima Divisione. Questo calcio lo conosci bene: quali sono le difficoltà principali di questo campionato?

Non puoi pensare di vincere facilmente con l’ultima in classifica, ma nemmeno di entrare in campo già sconfitto con la prima della classe. Bando quindi alle tabelle di marcia: si può perdere con la Triestina e vincere con il Siena.

Non a caso le prossime due partite che vi attendono..

Certo, non è un caso se ho nominato proprio queste. E’ chiaro che, in questo caso, speriamo di vincerle entrambe: ottenere qui la salvezza sarebbe un traguardo straordinario.

Il futuro è con te: dove speri di poter arrivare? Quali i tuoi obiettivi?

Intanto ragiono partita per partita, non guardo troppo in là. Spero di collezionare il maggior numero di presenze e di dare il mio contributo per la salvezza. Poi sarà quel che sarà.

Il giocatore a cui ti ispiri?

Come persona a Materazzi che ho avuto la fortuna di conoscere, come giocatore a Maldini.

Parliamo del Porto: sabato arriva la Triestina, nella volata salvezza c’è solo un risultato utile…

E’ una partita a cui teniamo molto: per noi sono tre punti fondamentali.

All’orizzonte ci sono anche le trasferte a Bergamo con l’Atalanta e a Siena. Ma nel calcio mai dire mai…Se andiamo in campo con la testa giusta possiamo fare risultato.


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