Crotone, Stroppa: "Sono tornato perchè credo in questa squadra. Tiriamo fuori l'orgoglio e rialziamo la testa"

"Ho detto ai ragazzi di non mollare, di tirare fuori l'orgoglio e rialzare la testa - le parole di Giovanni Stroppa, tornato sulla panchina del Crotone dopo la disastrosa parentesi Oddo, in vista del match odierno contro l'Ascoli -. Dobbiamo giocare di squadra, senza farci trascinare dagli eventi negativi. Alla richiesta di tornare qua non ci ho pensato due volte perchè ho lasciato una squadra viva, molto viva. Obiettivi? Oggi saremmo retrocessi, quindi in questo momento dobbiamo pensare solo alla salvezza... Spero che ci sia un po' più di considerazione per il mio operato - continua -, fermo restando che sono pronto ad accettare le critiche perchè fanno parte del gioco. Io ero molto soddisfatto della squadra e di quello che stavamo facendo ed è chiaro che nel momento in cui mi si critica per un 2-2 col Brescia, che ora vedete dov'è in classifica, rimango sbalordito. La mia sensazione è che il capro espiatorio sia sempre stato io, malgrado ci fosse tutto un campionato ancora da giocare. Adesso rimbocchiamoci le maniche, io per primo. Scendo a Crotone perchè credo in questa squadra, in questa società e nel popolo rossoblù. Se in campo riusciamo a dare il massimo, poi nessuno può imputarci nulla. Formazione? Abbiamo tanti giocatori fuori e in certi reparti le scelte sono obbligate. L'importante è che scenda in campo una squadra equilibrata... Il presidente? Bisogna tenerlo fermo - chiosa Stroppa -, perchè vorrebbe cambiare tutti. Dobbiamo andare cauti e individuare le cose giuste da fare. Adesso però c'è l'Ascoli e proveremo a portare a casa un risultato positivo".