.

Empoli, Marino: "Troppe chiacchiere di chi pensa solo al proprio orticello. Sarà un'estate 'calda', questo è sicuro"

di Marco Lombardi
Marino

Intervistato da Il Tirreno, Pasquale Marino, tecnico dell'Empoli, ha detto la sua sull'eventuale ripartenza dei campionati:  “Quando si parla della voglia di riprendere presto è perché, quando succederà, sarà un buon segno per tutti – racconta il tecnico azzurro -. Purtroppo al nostro Paese, al mondo, sta succedendo una cosa molto più grande di noi e il problema non è certo il calcio che si è fermato. Magari fosse così. Quando riprenderemo? Non saprei. Spero presto, ripeto, ma non è certo un allenatore a poterlo dire. Ce ne sono anche troppe di persone del calcio che parlano; leggo e sento troppe chiacchiere sulla ripresa o sullo stop definitivo. Spesso mi sembrano dettate dalla voglia di curare il proprio orticello, ma oggi è assurdo pensare di anteporre le questioni personali o private al dramma che tutti stiamo vivendo”.

“Noi stiamo cercando di continuare a lavorare per quanto è possibile per farci trovare pronti ad ogni evenienza – prosegue Marino -. Il grosso, ovviamente, spetta ai nostri preparatori, perché non puoi agire sulla tattica via Skype, per quello serve il campo. Io mi collego tutti i giorni per salutare i ragazzi, parlare con loro. La reazione del gruppo, per quanto possibile in una situazione del genere, è stata ottima. I ragazzi fanno quello che gli viene chiesto, sono attenti e tutti non vedono l’ora che si possa tornare in campo. L’Empoli viaggiava nella direzione giusta. Con una piccola flessione secondo me legata a qualche infortunio e alle partite ravvicinate. Soprattutto nell’ultima partita, quella col Trapani, qualcosa ci è mancato ma se devo tracciare un bilancio provvisorio devo dire che dal giorno del mio arrivo ho sempre avuto risposte importanti. Non era semplice risollevarsi dal periodo nero, ma i ragazzi c’erano riusciti e anche in poco tempo. Potevamo solo crescere. Le gare con Pordenone e Trapani? Hanno influito tante componenti, ma sostanzialmente ritengo che siano state due partite diverse. Segnate anche dagli episodi. L’Empoli cerca sempre di fare la partita, in casa e fuori. A volte può essere meno brillante. Ma è una squadra che ha voglia di migliorarsi sempre ed è questo l’aspetto più importante”.

“Ci aspetta un’estate calda, questo è sicuro – conclude -. Che si giochi o che non si giochi. In entrambi i casi ci saranno contenti e scontenti, ma dobbiamo essere pronti ad accettare tutto quello che le autorità, a partire da quelle sanitarie, ci diranno di fare. Se penso a come sarà la ripresa mi immagino una sorta di mini-torneo in cui può succedere di tutto. Ma l’Empoli ha un organico che ci permette di schierare 2 squadre e non ha timori. Deve arrivarci nel miglior modo possibile, questo sì, ma poi farà la sua parte. Ne sono sicuro. Certezze? Ad oggi una, il coronavirus ci segnerà tutti”.



 


Altre notizie