ESCLUSIVA TB – Padova, Bortolussi: “Sono arrivato tardi in B, adesso mi godo il momento. Diciassette punti bottino soddisfacente. All’’Euganeo’ nessuna fatica e il Papu ci darà una grande mano. Cesena? È stata casa mia”
Dopo un lungo inseguimento, Mattia Bortolussi è finalmente riuscito a coronare il sogno di giocare in Serie B. Oggi, a 29 anni, guida l’attacco del neopromosso Padova e ha già timbrato 6 volte; meglio di lui hanno fatto solo Pohjanpalo (8) e Gliozzi (7).
Bortolussi, al suo primo anno tra i cadetti non ha risentito affatto del salto di categoria: che impressioni ha ricavato dal nuovo campionato, rapportato alla C?
“Sicuramente la B è più equilibrata della C, annoverando tutte compagini di altissimo livello. Ogni settimana puoi vincere o perdere con chiunque. Inoltre il ritmo è più alto e la qualità nettamente superiore”.
Rimpianti per essere arrivato tardi nel calcio che conta?
“No, perché non mi piace rimuginare sul passato né pensare al futuro. Cerco solo di godermi il momento e di migliorare sempre. Sono contento che la Serie B sia arrivata con il Padova, dopo la vittoria del campionato”.
Qual è l’attaccante più forte della B, quantomeno tra quelli affrontati finora?
“Direi Lapadula, perché è un giocatore duttile che si mette al servizio della squadra. E poi non lo scopro certo io: è un attaccante di categoria superiore. Che sa fare praticamente tutto: è forte di testa, attacca bene la profondità e gioca anche per la squadra. Di lui mi ha colpito in particolare la cattiveria agonistica dimostrata in campo”.
E invece il difensore che l’ha fatta più penare?
“Non è facile fare nomi, ma la difesa dello Spezia, molto forte fisicamente e tatticamente, è quella che, a oggi, ci ha messo maggiormente in difficoltà. Anche il Monza, nonostante con noi abbia perso, dispone nel pacchetto arretrato di elementi di grande esperienza e presenza in campo”.
Diciassette punti (12° posto in classifica) sono un bottino soddisfacente?
“Sono punti importanti, conquistati da una squadra neopromossa il cui gruppo, quantomeno in larga parte, sta lavorando insieme da due anni. Credo che siamo sulla strada giusta per toglierci delle soddisfazioni e raggiungere prima possibile i nostri obiettivi. Certo, è prematuro dirlo perché sono pochissime le gare disputate ma siamo soddisfatti del nostro cammino. Fermo restando che in alcune partite avremmo potuto fare meglio. Questo però non è un campionato semplice, soprattutto per una matricola. Comunque ce la stiamo mettendo tutta, come ci chiede il mister, e penso che in campo si veda”.
In casa il Padova non vince dal 21 settembre (2-1 all’Entella): come si spiegano le difficoltà incontrate all’’Euganeo’?
“Penso sia solamente un dato statistico, non mi pare che facciamo fatica in casa rispetto alle gare in trasferta. Quindi non credo che ci sia una base su cui ragionare, perché abbiamo fatto buonissime prestazioni in casa così come lontano dalle mura amiche. Vero è che fuori abbiamo raccolto di più ma, ripeto, non ritengo ci siano motivazioni concrete. Va anche detto che abbiamo incontrato formazioni che ci hanno messo in difficoltà e a volte, probabilmente, abbiamo anche raccolto meno di quanto avremmo meritato”.
Lunedì sfiderà il passato: che ricordi ha di Cesena?
“Stupendi. Là ho vissuto due anni fantastici sotto l’aspetto umano e sportivo. Peccato che non sia andata come speravamo tutti, perchè non siamo riusciti a centrare la promozione in Serie B, essendosi entrambe le stagioni concluse ai playoff. Detto ciò, ho mantenuto rapporti anche fuori dal campo. Cesena è stata casa mia e la porterò sempre dentro di me”.
Quanto può alzare l’asticella delle ambizioni biancoscudate un giocatore del calibro di Papu Gomez?
“Ci darà una grandissima mano, come peraltro ce la sta già dando da quando ha iniziato ad allenarsi con noi. Sono sicuro che sarà un valore aggiunto nell’arco della stagione: da lui possiamo trarre grande beneficio”.
Le favorite per la promozione diretta?
“È ancora presto, ma penso che il Monza abbia qualcosa in più. Un gradino sotto metterei Modena, Venezia e Cesena che stanno dimostrando tutte di potersi giocare un posto al vertice della classifica”.