ESCLUSIVA TB - Perinetti: “Bedin figura autorevole e preparata. Sassuolo superiore e destinato a vincere, il Pisa può durare. Palermo, l’impasse è sconcertante. Juve Stabia rivelazione, Bari da playoff”
Il cambio della guardia al vertice della Lega B, il Sassuolo destinato a vincere, il Pisa che può durare, l’impasse del Palermo e il mercato che verrà. Di questo e altro ha parlato il direttore sportivo Giorgio Perinetti, in esclusiva ai microfoni di TuttoB.com.
Direttore, la Lega B dopo sette anni ha un nuovo presidente: Paolo Bedin. Che opinione ha di lui?
“È una persona di assoluto garbo, un grande conoscitore della materia, essendo stato già direttore generale della Lega B ai tempi della presidenza Abodi, di conseguenza ritengo che per la cadetteria sia una figura importante, preparata e in grado di affrontare quei problemi che sono sul tavolo”.
Tra le priorità indicate dalla nuova governance, c’è quella di una collaborazione più intensa con le altre due Leghe. Da questo punto di vista, forse, la gestione Balata è stata un po’ autoreferenziale?
“In generale il calcio deve avere una visione più di sistema, non può guardare solo agli interessi particolaristici. Le problematiche e le difficoltà sono talmente tante che non è con un approccio da 'riunione condominiale' che si possono risolvere”.
Veniamo al campionato. Il terzetto di testa può fare il vuoto, in modo tale da impedire la disputa dei playoff?
“Certamente le tre davanti hanno avuto un avvio importante… Da Inzaghi un po’ me l’aspettavo, perché ci ha abituato alle partenze brucianti. Inoltre mi pare che la squadra adesso abbia anche acquisito consapevolezza dei propri mezzi, quindi può durare. Il Sassuolo, invece, davo per scontato che sarebbe stata una delle due promosse direttamente, avendo un organico assolutamente eccellente. Comunque superiore alle altre. Credo che la squadra di Grosso sia destinata a centrare il primo posto. Quanto allo Spezia, forte dell’esperienza dello scorso anno, ha costruito qualcosa di importante.
Certo, il campionato è ancora lungo… La Serie B, poi, è sempre imprevedibile e di solito tutto si determina nelle ultime 8 giornate. Quest’anno, però, c’è questo distacco importante e tante squadre che erano date per favorite (Cremonese e Palermo su tutte, ma anche Samp, Bari e Brescia), non mi pare siano sufficientemente attrezzate per la rimonta. Quindi le tre di testa, con ogni probabilità, si contenderanno i primi due posti. Credo, infatti, che alla fine i playoff si faranno e saranno anche molto combattuti”.
È la Sampdoria la più grande delusione del campionato?
“No, direi piuttosto il Palermo, avendo una squadra più consolidata. La Samp delude, sì, ma ha l’attenuante di essere una società nuova, che ha dovuto fronteggiare delle difficoltà retaggio della precedente gestione e ora va in cerca di rilancio. Certo, anche il rendimento così altalenante e spesso deficitario dei blucerchiati non era prevedibile… Detto questo però, ripeto, il Palermo è attrezzatissimo, per cui le difficoltà che sta incontrando erano assolutamente impensabili all'alba della stagione”.
Intanto i tifosi rosanero hanno inscenato una forte contestazione, lamentando un “fallimento totale”.
“Quando ci sono grandi progetti, come quello del City Group – che comunque resto convinto pagheranno nel tempo –, è ovvio che la gente si aspetta tanto… Adesso c’è un po’ di delusione, sfociata nella contestazione. D’altra parte l’impasse di questa stagione è veramente sconcertante”.
Stupiscono le neopromosse, tutte artefici, finora, di un ottimo campionato. Quanto è concreta l’ipotesi di retrocessioni ‘eccellenti’?
“La B, come dicevo, è un campionato imprevedibile, per cui esiste l’eventualità che qualche squadra insospettabile possa rimanere invischiata nella lotta per non retrocedere, anche perché appunto le neopromosse stanno facendo bene. In particolare la Juve Stabia, che sta mantenendo degli standard veramente notevoli. Il fatto è che in B tutti devono stare sul chi vive, perchè non è scontato nulla per nessuno. Il blasone non basta…”.
Il settimo posto del Bari rispecchia il valore della squadra?
“Magalini e Longo sono professionisti esperti e preparati, però penso che la squadra possa competere, al massimo, per i playoff. Vedremo come si cristallizzerà la classifica, ma credo che quello, realisticamente, sarà il campionato del Bari”.
Che mercato sarà quello di gennaio?
“La sessione invernale è sempre difficile sul piano operativo, perché i giocatori importanti non vengono lasciati andare. Giustamente. Quindi non è un mercato che possa garantire stravolgimenti di organici. Certo, qualcosa si può migliorare, ma in termini di ritocchi”.